Respinto dal Cga Sicilia il ricorso presentato da alcune associazioni venatorie contro la decisione presa dal Tar di Palermo che aveva sospeso la partenza anticipata della stagione della caccia.
Gli ambientalisti, con le associazioni Enpa, Lac, Legambiente Sicilia, Lndc Animal Protection, Lipu e Wwf Italia difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice , hanno ottenuto anche in appello lo stop all’anticipazione dell’apertura della caccia sin dal 1 settembre e l’esclusione di tortore e conigli dall’elenco delle specie cacciabili in Sicilia.
La “bacchettata” del Cga
La Regione Siciliana, però, gioca un ruolo fondamentale. Il Cga, infatti, non dimentica i tanti decreti a favore dei cacciatori: tutto il “precedente contenzioso sui calendari faunistico-venatori degli anni pregressi” ha un valore di “orientamento e guida dell’azione amministrativa della Regione”, che quindi deve “cambiare rotta” ed approvare i nuovi calendari assicurando “un corretto bilanciamento tra la tutela della fauna selvatica, che costituisce patrimonio non della sola Regione Siciliana ma dell’intero Paese, e la tutela dell’interesse dei cacciatori”.
Magro l’unico risultato ottenuto dai cacciatori: l’addestramento e l’allenamento dei cani potrà essere anticipato dal 22 al 29 agosto dalle 5 del mattino alle 6 del pomeriggio. Dettate però pesanti condizioni: niente armi e niente cattura degli animali.
Il calendario indica la terza domenica di settembre – come da legge nazionale – la data di apertura della stagione, ma anche il 7 settembre sarà una giornata particolarmente decisiva per i cacciatori. Infatti si terrà l’udienza del Cga er la discussione in camera di consiglio del ricorso.
E.G.