L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge sulle variazioni di bilancio, con trenta voti favorevoli, 21 contrari e sei astenuti.
Il testo movimento oltre 400 milioni di euro, di cui 249 accantonati in precedenza che serviranno per rispondere alle conseguenze di una sentenza della Corte costituzionale sulla sanità.
Via libera, tra le altre norme, ai 52 milioni per i Comuni e le ex Province contro il caro energia.
Voto contrario del Movimento cinque stelle: “Il risarcimento ai privati siciliani pesantemente danneggiati dalle alluvioni di settembre e ottobre non doveva essere affidato solo alla riprogrammazione dei fondi europei come medita di fare il governo: troppo lungo e tortuoso potrebbe essere l’iter gestionale per dare risposte a chi ha invece urgentissimo bisogno di una mano tesa per sistemare le proprie abitazioni o per rimettere in piedi imprese agonizzanti o quasi”, ha affermato il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca. Bocciatura anche da parte del Partito democratico.
“Abbiamo votato contro questa manovra perché la Sicilia ha bisogno di altro, di interventi concreti, forti e mirati e non di testi di legge ‘paravento’ che nascondono, dietro quelle di natura finanziaria, norme che nulla hanno a che vedere con la materia in esame”, ha detto il presidente del gruppo parlamentare dem Michele Catanzaro intervenendo in Aula.
Astenuti i gruppi di Sicilia vera e Sud chiama nord.
In chiave positiva, invece, il commento del deputato della Lega Vincenzo Figuccia: “Copriamo il buco della sanità con un accantonamento di circa 250 milioni di euro, a seguito della recente sentenza della Corte costituzionale. Importante anche la misura che consente di prorogare il beneficio sulla tassa di circolazione, relativa al periodo 2016-2021, con un pagamento senza sanzioni e interessi. La recente legge 16 del 2022 ha già fatto incassare 30 milioni alla Regione e dalla proroga aumenteremo ulteriormente le entrate sul bilancio”.