A Palermo è nato un brand che fa parlare di sé non solo per i suoi abiti, ma per l’idea dietro ogni pezzo unico. Si chiama proprio così: Narrè, e il nome stesso racconta già una storia: è in siciliano, un piccolo omaggio all’isola, alla sua lingua, alla sua cultura.
Una moda senza alcuna barriera
Narrè non è il solito brand. I capi sono no-gender, pensati per adattarsi a chiunque li indossi ed è proprio per questo che la sua forza è la versatilità e l’inclusività. Ogni abito può cambiare forma, funzione, seguendo chi lo porta. In altre parole: la moda diventa uno strumento di libertà, non di imposizione.
E la scelta dei materiali non è casuale, utilizzano: cotone organico, tessuti riciclati, attenzione a non sprecare nulla. Per la loro visione, molto moderna, la moda non deve inquinare, ma essere un piccolo passo verso un mondo più sostenibile.
Un brand che parla siciliano
Il bello di Narré è che ogni articolo racconta l’Isola. Non solo il brand stesso, ma anche le collezioni e i singoli pezzi fanno riferimento al dialetto siculo. È un modo semplice ma potente per dire: questa è la nostra terra, e da qui nasce la nostra visione.
Il debutto a Palermo
Il primo evento pubblico di Narré si è tenuto il 21 luglio 2024 a Villa Alliata Cardillo a Palermo, una cornice elegante e storica che sembrava fatta apposta per raccontare questa storia. I fondatori hanno presentato la loro visione di moda inclusiva e sostenibile, facendo capire subito che dietro il brand c’è passione, cura e uno sguardo al futuro, ma con i piedi ben piantati nella loro terra.
Narrè è un piccolo, grande esempio di come la moda siciliana possa parlare globale e locale allo stesso tempo, fino ad arrivare anche alla Milano Fashion Week 2025.