Un’area che si estende per 42 ettari, dalla quale è possibile ammirare due diversi panorami e che fa parte della letteratura siciliana e italiana. Ci troviamo in provincia di Siracusa, precisamente nella parte settentrionale di Augusta, e il luogo si chiama Punta Izzo.
Si tratta di un punto panoramico davvero particolare, dal quale è possibile ammirare l’intero territorio di Augusta, con il golfo Xiphonio e i suoi due ponti – Porta Spagnola e il Ponte Federico II – da un lato e l’Etna dall’altro, e frequentato da diverse specie di animali, alcune delle quali piuttosto rare. Ma malgrado Punta Izzo sia stata posta a vincolo paesaggistico dalla Regione Siciliana, sia per la cittadinanza augustana che per chi viene da fuori non è un luogo fruibile.
La Marina Militare ancora padrona della zona
La Marina Militare infatti è ancora proprietaria della zona, in quanto proprio lì sono presenti degli stabilimenti elioterapici, ma soprattutto vi era un poligono di tiro, dismesso tantissimi anni fa, ma che con il tempo ha causato diversi danni in termini di inquinamento con la presenza di piombo.
Negli ultimi anni le battaglie da parte delle associazioni ambientaliste non sono certo mancate e la dimostrazione in tal senso arriva da Andrea Tringali, membro di Punta Izzo Possibile e presidente dell’associazione Piano Terra, che ha sottolineato soprattutto come la questione sia giunta pure in consiglio comunale ad Augusta.
«Nel 2017 sapevamo – ha spiegato Tringali – che la Marina Militare voleva riattivare il poligono di tiro. Lo sapemmo per vie traverse, ma i loro vertici continuavano a smentire. Ma scoprimmo il tutto grazie al fatto che in quel periodo c’era stata una messa in sicurezza del poligono e che erano presenti anche cumuli di rifiuti. Così facemmo una denuncia perché questa messa in sicurezza non era stata autorizzata, si aprì un procedimento e abbiamo saputo che era la stessa autorizzazione per la riattivazione del poligono di tiro, quindi quello che dicevano non era affatto vero. Tutto questo si trovava a sei metri dalla riva del mare e così si svolse un consiglio comunale monotematico per invitare l’amministrazione comunale verso l’impedimento alla costruzione del poligono. Noi partecipammo alle commissioni preliminari e così si è votata la mozione per interdire la costruzione».
Luogo di letteratura, ma perché?
Ma le istituzioni continuano purtroppo a opporre resistenza a delle idee che invece hanno come obiettivo anche quello di “risvegliare” la memoria letteraria di siciliani e non. Scopriamo subito perché.
«Abbiamo scritto agli ultimi governi nazionali, compreso quello di Giorgia Meloni, per interloquire con il Ministero della Difesa, che ha ribadito la volontà di ripristinare il poligono di tiro. Noi invece vogliamo fare una riconversione in parco letterario, perché lì vi ha abitato Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che nella sua opera La Sirena descrisse il mare di Punta Izzo come un golfo d’acqua dal colore dei pavoni. Gli step che noi vogliamo che si concretizzino sono tre: la bonifica della zona, la smilitarizzazione e la conversione in parco letterario. La caratterizzazione per la bonifica è cominciata e la nostra associazione ha un riconoscimento nel territorio di Augusta per via delle battaglie che mette in atto. Quest’area deve diventare accessibile».
Giuliano Spina