Un progetto che ha il suo nucleo nel gesto performativo, in un’azione che si trasforma in arte visiva capace di trasmettere un storia come in un rito ancestrale: si tratta di Vesto di memoria, opera della fotografa siciliana Roberta Guarnera che sarà ospitata oggi 28 febbrario alle 18 da Foto G Gallery di Ganzirri (provincia di Messina). Con la curatela e il testo critico di Mariateresa Zagone, il progetto vedrà l’artista condurre la performance irrompendo con il suo stesso corpo.
Vesto di memoria nasce da una ricerca intima: dopo la morte della nonna, la fotografa ha cominciato a voler ricostruire il suo ricordo attraverso la pratica dell’archivio, divenuta motore del suo percorso creativo. Da qui la riscoperta di vecchi oggetti e vestiti che le appartenevano e l’idea di raccontare, tramite un foto-libro, una storia di tradizione e trasmissione di abiti e cultura familiare. «Quando penso al significato di tradizione e trasmissione ecco che la fotografia trova a mio avviso terreno fertile perché è il mezzo ed il linguaggio con il quale custodiamo il nostro passato – racconta Guarnera – Un giorno ho trovato dei vestiti appartenuti a mia nonna materna e da lì ho deciso di dare un nuovo significato al corredo. Centrando il focus sulla storia, la tratto come una reliquia e ricamo sulle vesti parti di fotografie di mia nonna, evidenziando così il suo vissuto. Da lì l’obbligo performativo della vestizione in cui il mio corpo si fa tramite del racconto fotografico».
Un racconto visuale e corporeo che vedrà la performer irrompere nello spazio espositivo delle sue fotografie per trasformarlo in uno spazio scenico: si mescoleranno i ricordi materiali e le opere fotografiche al corpo di Roberta Guarnera, promettendo di disorientare e chiamare il pubblico a una partecipazione e un coinvolgimento più intensi.