Per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Venti sigarette al giorno riducono di circa quattro anni e mezzo la vita media di un giovane che inizia a fumare a 25 anni.
Si stima che di mille maschi adulti che fumano 250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate.
Lo dicono i dati del Ministero della Salute, ancora più allarmanti alla luce della diffusione del fumo.
Secondo i dati del rapporto sul fumo in Italia, presentato nel 2022 dall’Istituto superiore di Sanità, quasi un italiano su quattro è un fumatore.
Una percentuale che non era stata più registrata dal 2006. Dopo un lungo periodo di stagnazione, infatti, nel 2022 si è verificato un incremento di due punti percentuali ripartito tra i due sessi.
Tutto l’organismo è sensibile ai danni dal fumo, in maniera particolare l’apparato respiratorio e quello cardiocircolatorio.
Il fumo “è anche responsabile – ha affermato – di molte forme di tumore tra cui quello dello stomaco, quello dell’esofago e quello della vescica.
Il fumo di sigaretta deve essere considerato il primo fattore di rischio evitabile nel mondo contemporaneo.
L’influenza può causare danno a livello respiratorio, ma in modo temporaneo.
Può dare polmoniti come il Covid, con minore frequenza e minore gravità, e può lasciare tosse che è legata a un’irritazione dei bronchi anche successiva alla guarigione.
I pazienti maggiormente compromessi con patologie croniche hanno problematiche molto importanti legate all’infezione influenzale.
Continua a crescere la diffusione delle sigarette elettroniche che non sono consigliabili. Non esiste alcuno studio serio e pubblicato che ci dica che la sigaretta elettronica non è pericolosa.
Non c’è nessuno studio che dimostri che serve a smettere di fumare. Ci sono purtroppo dati che dicono che molti ragazzi accedono al fumo tramite la sigaretta elettronica.
Le donne fumano più degli uomini. Purtroppo il tumore del polmone sta diventando anche nel sesso femminile la principale malattia oncologica.
Tanti fumatori credono che l’attività sportiva e l’alimentazione possano compensare i danni del fumo. Ma non basta, occorre anche mangiare molta frutta, verdura, sostanze antiossidanti.