Un disastro totale la tornata elettorale per eleggere sindaco e consiglio comunale di Palermo nel 2022. Non bastavano gli arresti dei candidati, da ieri pomeriggio è scattata una corsa contro il tempo per sostituire gli oltre 100, tra presidenti e scrutinatori, che hanno deciso di dare forfeit non presentandosi nelle sezioni elettorali. La Prefettura è stata impegnata per tutta la notte nel tentativo di risolvere questa situazione, con la nomina di sostituti, in modo da consentire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali.
Già da stamattina tanti cittadini hanno dovuto rinunciare a votare trovando le sezioni chiuse.
Impossibile, da quanto si apprende, rimandare le elezioni amministrative dal momento che in concomitanza si vota anche per il referedum. Solo il giorno prima si erano registrati disservizi legati invece ai servizi informatici del comune. E non è tutto, oltre alla rinuncia dell’incarico da parte del 30 % nelle sezioni dove si sono presentati scrutinatori e presidenti non sono state consegnate nemmeno le schede necessarie al voto. Per oltre 8 ore, a partire dalle 15.00 tutte le sezioni elettorali di Palermo sono state nel caos con scrutinatori e presidenti bloccati ad attendere.
Allarme dei pm: ‘Attenti al potere mafioso’
Venerdì pomeriggio è stato arrestato Francesco Lombardo, candidato al consiglio comunale di Palermo per Fratelli d’Italia, dopo che in settimana era stato già arrestato un altro candidato consigliere, Pietro Polizzi, sempre del centrodestra ma di Forza Italia. Entrambi gli arresti sono avvenuti in seguito alle indagini del procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido, e sia Lombardo che Polizzi sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso. Insieme a Lombardo è stato arrestato anche Vincenzo Vella, boss mafioso di Brancaccio, che si sarebbe incontrato proprio con Lombardo lo scorso 28 maggio in un negozio di ortofrutta di proprietà di Vella. Secondo le accuse, in quell’occasione Lombardo gli avrebbe chiesto un sostegno in vista del voto. Lombardo, di professione geometra, è stato già consigliere comunale a Villabate, piccolo comune in provincia di Palermo.