Secondo le statistiche una famiglia su due accoglie un animale domestico. Ne sono stati censiti ben 32 milioni.
Cani e gatti sono tra i più frequenti, ma tra i piccoli amici a 4 zampe troviamo anche: conigli, criceti, porcellini d’india, tartarughe…
Nelle letterine di Babbo Natale, tantissime sono le richieste di un piccolo cucciolo da amare. Non solo cibo, acqua e coccole. I nostri amici diventano parte della famiglia e siamo disposti a dar loro tutte le cure necessarie per farli vivere bene e il più a lungo possibile.
Ma quanto costano davvero le cure veterinarie?
Vaccini, farmaci, malattie, sterilizzazioni. Ogni cucciolo ha bisogno di alcune cure proprio come noi essere umani. Pensiamo ad un gatto o un cane appena arrivato in una casa: dovrà essere sverminato, vaccinato, sarà necessaria una prima visita di controllo generica e in alcuni casi magari il piccolo sarà anche sterilizzato per evitare magari che possa accoppiarsi e procreare.
Nel 2022 purtroppo però tutte queste operazioni, necessarie in alcuni casi, sono sempre totalmente a carico del padrone. I nostri piccoli amici ancora non hanno diritto a cure necessarie gratuite o parzialmente gratuite. Insomma non esiste in Italia una clinica veterinaria pubblica o convenzionata.
E’ di quasi un anno fa la notizia dell’apertura di un ospedale pubblico gratuito per cani e gatti in Italia, a Roma. L’ospedale dovrebbe aprire nell’attuale canile della Muratella in via della Magliana. I lavori dovevano iniziare entro la fine di quest’anno ma non si hanno notizie in merito. Un’iniziativa che sembra suscitare entusiasmo, quando a dover entusiasmare dovrebbe essere l’apertura di un ospedale pubblico per animali in ogni città nel mondo. Al momento infatti pare che gli unici centri ospedalieri per animali siano nati a Città del Messico e Bogotà.
Sempre più spesso sentiamo parlare di rispetto verso gli animali, prevenzione verso la diffusione di malattie, adozione di animali randagi. Ma come dovrebbe fare una famiglia con uno stipendio nella norma a sostenere le spese veterinarie per la cura di un animale? Parliamo di cifre esorbitanti: trenta euro minimo per una visita, 100 euro un’ecografia, 60 euro un vaccino, fino a 300 euro per una sterilizzazione. E questi sono costi diciamo di routine. E se l’animale si ammala e deve essere ricoverato? Parliamo di numeri a tre cifre al giorno.
Nella prima manovra del governo di Giorgia Meloni troviamo anche il bonus per animali domestici. La proposta arriva da Michela Vittoria Brambilla. Parliamo di un bonus di 150 euro annui per ogni animale presente in famiglia fino ad un massimo di tre (450 euro). Il bonus è legato al reddito pertanto riguarda le famiglie con un Isee non superiore a 15 mila euro annui. Per un Isee inferiore a 7 mila euro invece l’importo massimo raddoppierebbe fino a 900 euro.
Nella legge Bilancio 2023 troviamo inoltre la riduzione dell’Iva sugli alimenti e le cure veterinarie e il rifinanziamento del fondo per la lotta al randagismo con particolare riferimento alla Sicilia.
Siamo lontani però ancora da quel mondo civile che ci piace immaginare e sognare dove gli animali hanno il diritto alle cure gratuite.