Un intervento complicato ma straordinario è quello eseguito dal Prof. Giovanni Nicoletti al Garibaldi-Centro in Awake surgery: la paziente, una donna siciliana di mezza età, è rimasta per l’appunto sveglia per tutto l’intervento.
L’equipe neurochirurgica guidata dal Prof. Giovanni Nicoletti ha dunque asportato con pieno successo una grave lesione malformativa vascolare nell’area del linguaggio, grazie anche al supporto costante di neuroradiologi, anestesisti e psicologi.
Operata cantando Mina
L’Awake surgery è una tecnica neurochirurgica che permette di operare al cervello un paziente da sveglio, offrendo all’operatore, dopo un’attenta fase di preparazione, la possibilità di monitorare il soggetto durante il corso dell’intervento, attraverso l’instaurazione di un vero e proprio confronto.
Il primo step è la valutazione delle neuroimmagini che, trasferite ai sistemi elettronici di neuro navigazione, guideranno la strategia chirurgica, sotto l’egida di appositi sistemi di controllo.
Mentre le fasi iniziali dell’intervento vengono realizzate in anestesia locale, subito dopo l’incisione si opererà senza utilizzare farmaci, proprio in quanto il cervello non presenta recettori del dolore. In questa fase, quindi, il paziente è sveglio, può parlare, scrivere e muovere gli arti.
«A primo impatto – afferma il dott. Nicoletti, direttore dell’U.O.C. di Neurochirurgia dell’Arnas Garibaldi – sembra tutto molto semplice. Ma in realtà è fondamentale la fase preparatoria del paziente, a cui si richiede una preziosa collaborazione nel corso dell’intervento. Sono necessari, infatti, numerosi giorni di esercizio psicologico e di prove, atte a capire se il soggetto è davvero candidabile all’Awake surgery».
Un tipo di intervento, dunque, non alla portata di tutti.
«Durante l’intervento, peraltro, non sono mancate le sorprese -sottolinea Nicoletti- soprattutto quando i chirurghi hanno sentito intonare alla paziente alcune canzoni di Mina. Si è creato così un clima distensivo e di grande collaborazione, conclusosi con un ringraziamento finale dello stesso all’intera equipe e con una battuta sull’esperienza appena vissuta, definita addirittura “divertente”».
Non solo Covid
«Siamo orgogliosi – ha dichiarato Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – del delicato intervento realizzato dall’equipe guidata dal Prof. Nicoletti. Il quale conferma ancora una volta la vocazione multidisciplinare della nostra azienda ospedaliera, in alcun tempo distratta dalle vicende legate alla pandemia e sempre sul pezzo in tema di eccellenza e buone pratiche sanitarie».
A coadiuvare il Prof. Giovanni Nicoletti, oltre al personale infermieristico e di sala operatoria, sono stati: la dott.ssa Francesca Graziano e il dott. Gianluca Scalia, con l’equipe anestesiologica composta dalla dott.ssa Daniela Di Stefano, il dott. Andrea Leuzzi e la dott.ssa Anna Vilardi, con il continuo monitoraggio neurologico e psicologico della dott.ssa Luigia Carapezza e della dott.ssa Roberta Costanzo. Lo studio per neuro immagini è stato pianificato e realizzato dal Responsabile dell’U.O.di Neuroradiologia, dott. Gianluca Galvano.
E.G.