Trapelano ulteriori dettagli sull’omicidio della 37enne Lucrezia Di Prima, il cui corpo è stato ritrovato nelle campagne di Nicolosi. La ragazza, però, sarebbe stata uccisa in casa per poi essere trasportata in un secondo luogo, favorendo l’occultamento del cadavere. Alla base della lite sembrerebbero esserci motivazioni economiche in corso di accertamento.
Non riescono a darsi pace i familiari della vittima, che mai si sarebbero aspettati una brutalità del genere. A parlare alla stampa sono stati gli zii, che hanno descritto le sfaccettature del carattere riservato e poco confidenziale di Giovanni Di Prima, fratello della vittima, non pensando però che si potesse arrivare ad un epilogo così tragico.
Le motivazioni riportate dal fratello agli inquirenti, nel corso dei vari interrogatori svolti, risiederebbero in motivi futili, come ad esempio la somma di denaro che i genitori erano soliti spartire tra i due figli. A Lucrezia, infatti, spettava una somma più alta che avrebbe poi “aizzato” di fatto il fratello, spingendolo all’atroce gesto ed al raptus di follia incontrollata.
Due caratteri comunque totalmente differenti, col fratello Giovanni molto introverso e poco propenso alle amicizie specialmente negli ultimi mesi. Lucrezia, oltre a far parte della Protezione Civile come volontaria, al contrario appariva estroversa e solare ed era molto conosciuta in paese. Da qui la rabbia e l’incredulità di tutti gli amici ed i conoscenti della ragazza.
Nelle scorse ore è stata rinvenuta l’arma del delitto utilizzata dal fratello reo confesso. Si tratta di un grosso coltello da caccia, utilizzato per sgozzare la povera vittima. Il fratello killer lo aveva provato a ripulire ma, nonostante ciò, sono state rilevate alcune tracce di sangue sull’arma.
L’intera comunità di San Giovanni La Punta è ancora sotto shock per l’improvviso misfatto e tributerà il proprio cordoglio ai familiari della vittima nel corso dei funerali, il cui svolgimento si terrà nelle prossime ore. Oggi, intanto, è stata eseguita l’autopsia sul corpo della vittima.