Nel mondo dei giochi da tavolo si fa strada, neanche tanto silenziosamente, una piccola grande rivoluzione. Sempre più spesso, per sfidarsi ai grandi classici o ai titoli più moderni, non serve un luogo fisico: basta uno schermo e una connessione.
Il fenomeno dei giochi da tavolo digitali sta crescendo a ritmi vertiginosi, ridefinendo le abitudini dei giocatori e trasformando un passatempo tradizionalmente “analogico” in un’esperienza globale, accessibile e interattiva.
Secondo i più recenti dati di mercato, si stima che il settore dei board game digitali valga globalmente 2,27 miliardi di dollari nel 2025 con un trend in salita che prevede il raggiungimento dei 3,19 miliardi di dollari entro il 2030. Numeri che raccontano una tendenza ormai consolidata: il gioco da tavolo non è più confinato al salotto di casa, ma vive in rete, con milioni di utenti connessi ogni giorno da ogni parte del mondo.
Cosa hanno reso possibile le piattaforme?
Piattaforme come il celebre Board Game Arena (BGA) o Tabletopia, Yucata, BrettspielWelt, Boîte à jeux e D&D Beyond hanno reso possibile giocare a distanza, con interfacce intuitive e regole gestite automaticamente dal sistema. In pochi minuti si può iniziare una partita con amici lontani o sfidare sconosciuti in tempo reale oppure, ancora, scegliere la modalità a turni.
Durante il periodo della pandemia queste piattaforme hanno vissuto un vero boom: per molti, sono state l’unico modo per continuare a giocare e sentirsi parte di una community. Oggi, l’abitudine è rimasta. Le partite online, una volta considerate un surrogato del gioco “vero”, sono diventate routine ludica di moltissimi appassionati tanto nel gioco da tavolo quanto in quello di ruolo.
Vieppiù, accanto alle piattaforme sopra citate, si sono diffuse le app ufficiali dei giochi da tavolo più celebri: Carcassonne, Terraforming Mars, Agricola e tanti altri. Titoli digitali che si presentano graficamente impeccabili, con tutorial integrati e in grado di offrire esperienze di gioco immediate ed estremamente gratificanti.
Il successo dei giochi da tavolo digitali ha, indubbiamente, alcuni evidenti vantaggi
Il primo è la comodità: nessun setup, nessun lungo e cavilloso manuale da sfogliare, nessuna carta da mischiare. Le regole vengono prima spiegate e successivamente applicate automaticamente, il flusso è più rapido e si può giocare anche in solitaria o in modalità asincrona (a turni alternati, anche a distanza di diverse ore o giorni).
C’è poi l’accessibilità: chi vive lontano da gruppi di gioco o ha poco tempo può continuare a giocare con la stessa intensità tutte le sere a casa dopo cena o durante il tragitto in metro.
Infine, la divulgazione: molti nuovi giocatori scoprono i titoli più famosi proprio in versione digitale, per poi acquistarli anche in formato fisico; realizzando così un ponte tra i due mondi.
Gioco da tavolo come presenza e socialità
Eppure, anche in questo scenario entusiasmante, qualcosa resta insostituibile: il gioco da tavolo è anche presenza e socialità. Lo schermo, per quanto funzionale, filtra parte di quell’empatia e spontaneità che si crea solo intorno a un tavolo.
Non a caso, le ludoteche e i negozi specializzati continuano a prosperare: il digitale non li ha sostituiti, ma ha allargato il pubblico, portando nuovi curiosi anche verso l’esperienza fisica. E il contatto umano, il rumore dei dadi lanciati e la chiacchierata tra un turno e l’altro sono elementi difficili da replicare in digitale. Ma, in fondo, che si tratti di muovere una pedina sul proprio smartphone o su una plancia reale, l’essenza del gioco rimane la stessa: unire le persone, sempre, oltre ogni tavolo.








