Sono trascorsi 39 anni dalla morte di Giuseppe Fava, il cronista e scrittore, fondatore del mensile “I Siciliani”, assassinato dalla mafia la sera del 5 gennaio 1984, davanti all’ingresso del teatro Stabile di Catania.
Portatore sano di verità, con le sue inchieste, riuscì a mettere in luce oscuri e denunciare intrecci politico-mafiosi, che gli costarno purtroppo la vita.
La sua memoria oggi, in occasione dell’anniversario della morte, viene celebrata e ricordata con numerose iniziative.
A Catania presso il Giardino di Scidà, bene confiscato alla mafia, in via Randazzo 27, a Catania, si sta tenendo l’assemblea annuale dei Siciliani giovani e verrà consegnato a Salvatore Resca il premio Siciliani giovani.
Alle ore 16 si terrà un corteo cittadino con partenza da Piazza Roma e arrivo presso via Fava, nel luogo dove fu ucciso il fondatore dei Siciliani.
Infine alle ore 18,30 presso il Centro Culturale ZO, in piazzale Rocco Chinnici 6, si terrà il Premio Fava organizzato dalla Fondazione Giuseppe Fava.
“I Siciliani giovani” scrivono nel sito «Noi proviamo a continuare il suo lavoro anche il 5 gennaio».
“I principi di Fava, di tutti quelli che hanno dato la propria vita per difendere la legalità e si sono battuti contro la criminalità organizzata, continueranno a vivere fino a quando si farà memoria del loro impegno civile. La strada tracciata dal giornalista ucciso dalla mafia, oggi più che mai, resta un modello per tanti colleghi, che tra querele temerarie e minacce, continuano a raccontare la Sicilia più difficile“, scrivono in una nota il Segretario provinciale Assostampa di Catania Filippo Romeo.