Da oggi scatta in tutta Italia un nuovo obbligo: gli over 50 dovranno avere il super Green Pass per poter lavorare.
Scattano anche le polemiche che il ministro della Salute, Roberto Speranza, guarda con un certo distacco
“Penso che l’obbligo vaccinale per gli over 50 sia stata una scelta giusta e coraggiosa. Credo che dobbiamo insistere ancora sui vaccini”, ha commentato.
Per chi vige l’obbligo di vaccino al lavoro
L’obbligo di vaccino anti-Covid vige per tutte queste categorie di lavoratori: sanitari e personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia, compresa la polizia penitenziaria.
Per tutti questi lavoratori è obbligatorio possedere ed esibire il certificato verde per avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid da meno di 6 mesi.
Obbligo vaccinale e super green pass over 50
Per tutti i lavoratori che hanno dai 50 anni in su, sia del settore pubblico che di quello privato, da oggi vige l’obbligo di vaccinazione.
Per andare al lavoro dovranno necessariamente avere e mostrare il green pass rafforzato.
Gli over 50 che lavorano dovranno dimostrare di aver effettuato due dosi o il booster perché l’obbligo vaccinale vale per il ciclo completo.
Secondo la norma in vigore, i soggetti ai quali si applica l’obbligo vaccinale per l’accesso ai luoghi di lavoro nell’ambito del territorio nazionale, devono possedere e sono tenuti quindi a esibire una delle certificazioni verdi Covid di vaccinazione o guarigione.
Dall’obbligo vaccinale è esentato solo chi non può vaccinarsi per ragioni sanitarie, previo accertamento di pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore.
Chi è guarito dal Covid da meno di 120 giorni deve quindi aspettare 4 mesi prima di un’ulteriore dose.
Per quanto riguarda tutti gli altri lavori e professioni, e i lavoratori che hanno meno di 50 anni, non è obbligatorio il super green pass per recarsi sul luogo di lavoro.
Per andare al lavoro è sufficiente il green pass base, quindi va bene anche quello ottenuto da un tampone negativo rapido (che ha validità di 48 ore), o molecolare (che ha validità di 72 ore).
Le sanzioni
Per gli over 50 che entro il 1° febbraio non si siano messi in regola a decorrere dal 1° febbraio era stata prevista una multa una tantum di 100 euro, da oggi sanzioni da 600 a 1.500. In caso di reiterata violazione, la sanzione è raddoppiata.
Sanzioni anche per i datori di lavoro, da 400 a 1.000€, che devono controllare e non lo fanno.
Da oggi inoltre i lavoratori sprovvisti dal certificato saranno considerati assenti ingiustificati e sospesi senza stipendio, anche se manterranno il diritto di conservare il proprio posto di lavoro.
Fino al 15 giugno 2022 i datori di lavoro, indipendentemente dal numero di dipendenti dell’azienda (è venuto meno il tetto dei 15 dipendenti), dopo 5 giorni di assenza ingiustificata possono sospendere i lavoratori per tutta la durata del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, per un periodo non superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al termine del 15 giugno.