Nuovo centro di accoglienza per richiedenti asilo nel territorio etneo

di Redazione

Su convocazione del Prefetto di Catania, lo scorso 15 dicembre si è svolta una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, alla quale hanno partecipato rappresentanti di amministrazioni statali e regionali, Enti locali, Associazioni di categoria, Sindacati dei lavoratori, associazioni e organizzazioni che operano nel campo dell’assistenza e dell’integrazione.

L’organismo, preposto per legge al monitoraggio della presenza dei cittadini stranieri immigrati nel territorio, e della capacità di quest’ultimo di assorbire i flussi migratori, ha effettuato un esame delle criticità emerse in materia di accoglienza ed integrazione dei migranti che hanno interessato, nel corso dell’anno gli oltre 5.000 extracomunitari sbarcati al porto di Catania.

Nel corso dell’incontro, è stata data notizia dell’attivazione di un ulteriore centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo sul territorio etneo, oltre ai due C.A.S. già attivi, nonché la positiva adesione degli Enti Locali di questa Provincia alla rete del Sistema di Accoglienza ed Integrazione (SAI).

Al riguardo, nel corso dell’incontro, il Sindaco di Scordia – nel cui territorio, durante il periodo della raccolta degli agrumi, si creano insediamenti di lavoratori stranieri stagionali – ha presentato i risultati del progetto Su.pre.me della Regione Siciliana, finalizzato all’attivazione di interventi volti a garantire un’azione di prevenzione sanitaria e socio-sanitaria a tutela dei lavoratori stranieri e di tutta la popolazione autoctona e facilitare la mobilità connessa al lavoro.
Il Consiglio territoriale ha affrontato anche la tematica dei profughi ucraini presenti in Italia, per i quali è stata ribadita la possibilità, coma già accade sin dall’inizio del conflitto russo-ucraino, di immediata accoglienza nelle strutture afferenti al SAI.
Si è convenuto, infine, di convocare tavoli tematici specifici, al fine di approfondire talune specifiche questioni che richiedono una disamina più dettagliata con i singoli attori coinvolti.