Dopo la pubblicazione della Legge di Bilancio che ha riconosciuto alla Regione Siciliana 200 milioni di euro per il 2022 in forza di un accordo che il 16 dicembre 2022 è stato sottoscritto da Schifani e Giorgetti in materia di compartecipazione alla spesa sanitaria, il Codacons Sicilia ha inviato al Presidente della Regione ed al Ministro delle Finanze un’istanza di accesso agli atti per conoscere il contenuto di quello che le opposizioni locali hanno definito “strozzinaggio di Stato” per via della rinuncia della Regione a nove miliardi di crediti verso lo Stato.
La necessità di vederci chiaro sulla misura dell’ennesimo sacrificio a carico dei siciliani, è stata dettata da esigenze minime di trasparenza espressamente rappresentate al Presidente della Regione a beneficio degli utenti e contribuenti siciliani che il Codacons tutela.
Tuttavia, con una nota inviata all’associazione, Schifani ha contestato l’interesse dell’associazione a conoscere il contenuto dell’accordo ed ha rifiutato l’ostensione del documento richiesto, trattandosi, a suo dire, di atto insindacabile e comunque sottratto alle garanzie di partecipazione e trasparenza invocate dall’associazione.
“Ebbene, è evidente – spiega Giovanni Petrone Presidente Regionale del Codacons Sicilia- che con tale niet, il massimo esponente delle istituzioni regionali, nonostante la rilevanza pubblica delle questioni, non ha fatto altro che rimarcare la distanza che separa la politica dai cittadini. Esiste infatti una categoria di cittadini che vuol comprendere i rapporti tra Stato e Regione siciliana attraverso cui si tenta di fronteggiare situazioni di arretratezza, sottostando però a onerose logiche centraliste, nonostante il popolo siciliano goda dell’autonomia speciale che la tutelerebbe”.
“E tale categoria è rappresentata dal Codacons Sicilia – conclude – al fine di esercitare quell’interesse concreto, ignorato da Schifani, a non vedersi sottratte risorse finanziarie nella speranza di ricevere, prima o poi, servizi e prestazioni di livello. Detto interesse viene alimentato dalla nostra associazione allo scopo di evitare che forme di disinteresse verso la res pubblica degenerino in irreversibili fenomeni di apatia collettiva”.
A margine della vicenda si segnala che, mentre in Sicilia si discute, Roma ha invece riconosciuto il tanto bistrattato interesse del Codacons Sicilia a prendere visione ed a ricevere copia dell’accordo, dal quale, purtroppo, si è avuta conferma della gravosa rinuncia della Regione Siciliana alla quale non sarà retrocesso il gettito delle accise maturato tra il 2007 ed il 2021, pari a svariati miliardi di euro.