Ninni Bruschetta è stato ospite di una delle anteprime del Catania Book Festival alle Ciminiere venerdì 24 marzo, e ha deliziato il pubblico con i suoi racconti e la sua spiccata comicità.
Simone Dei Pieri, direttore artistico del Festival ha tenuto l’incontro con un piacevole e suggestivo dialogo con l’attore.
Ninni Bruschetta è un attore, regista teatrale e sceneggiatore messinese. Di grandissima fama la serie televisiva “Boris” in cui ricopre le vesti di Duccio, direttore di fotografia. Lo vedremo inoltre molto presto, a partire dal 30 marzo, al teatro stabile con la regia e l’interpretazione di “Il mare colore del vino”, tratto dal celebre racconto di Leonardo Sciascia.
L’incontro incomincia con una riflessione dell’attore:”La mancanza dei libri si fa sentire sempre di più“.
Curiosità sul personaggio di Duccio in “Boris”:
Simone Dei Pieri, incuriosito dal personaggio di Duccio nella serie “Boris” domanda a Ninni: “quanto di te c’è in Duccio e quanto di diverso rispetto alla tua persona”?
Ninni Bruschetta ha risposto dicendo che il rapportoattore-personaggio è un rapporto obbligato, chi dice che si entra nel personaggio oppure ci si immedesima, afferma cose senza senso, il personaggio è un parto dello scrittore, il personaggio diventa quell’attore.
«Un tempo ciò non accadeva perché si avevano le maschere – racconta l’attore – oggi i personaggi hanno come maschere le nostre facce, è automatico nel cinema e nel teatro dove la recitazione ti dà un controllo maggiore, questi personaggi diventiamo noi. Boris è un caso abbastanza raro in Italia. In Duccio ho messo la mia pigrizia, è stato un grande direttore della fotografia e ha imparato a pescare con le “bombe in mano”».
L’attore messinese durante l’incontro racconta qualche curiosità, come quelle dei provini, ai quali si era proposto per il ruolo di René Ferretti, interpretato in seguito da Francesco Pannofino. Inoltre ci racconta della sua scelta di diventare attore, una scelta fatta “per caso”, non voleva seguire il mestiere del padre e diventare avvocato, da qui nasce la sua passione per il teatro.
Al termine dell’evento Ninni Bruschetta lascia un consiglio al pubblico e per chi ha la voglia di intraprendere il percorso di attore: “inventatevi qualcosa di nuovo, se volete fare questo mestiere».
“Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista”, libro di Ninni Bruschetta:
Un resoconto schietto che oscilla fra l’impegno di un mestiere difficile arricchito dalla vena comica dell’attore. In queste pagine parla il ministro Magno, cinico politico del film record d’incassi “Quo Vado?”, parla Duccio, direttore della fotografia nella serie tv Boris, Alfiere, membro del gruppo che partecipò all’arresto del boss Provenzano in Squadra antimafia, e Ninni Cassarà, commissario che lavorò nel pool antimafia in Paolo Borsellino.
Tutti loro parlano, e con loro molti altri, perché a scrivere questo libro è l’uomo che li ha portati sul piccolo e grande schermo, l’attore Ninni Bruschetta. Con disincantata e tagliente sincerità, l’artista messinese racconta le sue esperienze teatrali, televisive e cinematografiche mettendo a nudo la realtà del dietro le quinte e svelando i retroscena di quell’ambiente che vorrebbe farsi rappresentazione della vita vera.
Il non protagonista viene così presentato come il professionista in grado di apprezzare il lavoro che fa, senza il peso di un ruolo a gravargli sulle spalle per tutta la carriera, l’uomo che torna a se stesso a fine giornata, orgoglioso dei propri successi, ma senza essere troppo distratto dalla fama.