Non sarà Nello Musumeci a dimettersi, sarà la giunta a pagare lo scotto per l’affronto subito dal Governatore siciliano. Il presidente della regione a termine della diretta serale dalla sua pagina facebook ha annunciato che azzererà la sua giunta.
Nel pomeriggio si è votato per esprimere i tre delegati che dovranno partecipare all’elezione del Capo dello Stato. La prassi prevede che siano un rappresentante dell’opposizione, il Presidente del Parlamento regionale ed il Presidente della regione. Da consuetudine, il presidente dell’assemblea è il più votato seguito dal Presidente della regione che viene votato dalla sua maggioranza e dal delegato dell’opposizione per cui si esprime favorevolmente l’opposizione. Musumeci è stato il terzo eletto con 29 voti posizionando anche dopo il grillino Di Paola. Gli sono mancati 7-8 voti. Tradotto in termini: la maggioranza del Presidente si sta sgretolando.
Sulle prime la reazione di Governatore siciliano sarebbe stata furibonda. Almeno così raccontano dalla stanze interne di Palazzo d’Orleans.
In serata giunge la dichiarazione accorata di Musumeci “Alcuni deputati hanno pensato di compiere nei miei confronti un atto di intimidazione. Si tratta di una sorta di resa dei conti” ha detto il Presidente. “Sono deputati che mi hanno fatto richieste irricevibili a cui ho dovuto dire di no. Oppure onorevoli con cui in questi 4 anni, per questione di igiene, non ho avuto a che fare mai”. Continua così Musumeci riferendosi agli uomini della sua stessa maggioranza. Ma il dato politico è incontrovertibile. Il governatore ha ricevuto uno schiaffo. C’è veramente da chiedersi se mentre lui pretende la ricandutura nel frattempo stia galoppando un movimento dei centristi. Centristi che, se fosse così, hanno deciso di dargli un segnale chiaro e pure doloroso.
Malgrado l’umiliazione cocente sarà la giunta composta dai più deboli membri a rimetterci. Musumeci annuncia nella sua diretta di non mollare e lancia la palla avvelenata ai partiti della sua coalizione. “Come primo atto azzero la giunta. Parlerò con i rappresentanti dei partiti del centro destra nelle prossime ore. Chiederò di darmi una rosa di candidati”. Ma avverte anche che qualcuno sarà riconfermato. È chiaro, non lascia lui, non lasciano neanche i suoi assessori più fedeli.
Ma il percorso è sempre più irto per il Presidente.
F.F.