Da oggi scattano le multe di 100 euro per gli over 50 che non hanno fatto il vaccino anti Covid.
Le persone non in regola sono quasi due milioni e riguardano ultracinquantenni e categorie professionali tra cui forze dell’ordine, docenti e personale sanitario – non ha concluso il ciclo di vaccinazione primaria (due dosi) e il richiamo entro il 15 giugno pur avendo l’obbligo.
Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana solleva anche la questione della sicurezza dei vaccini.
Il Tar della Lombardia chiama in causa numerosi principi costituzionali come la garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo, il diritto al lavoro e alla retribuzione, la tutela della salute, il principio dell’uguaglianza e il tribunale di Padova ipotizza anche la violazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Quando il governo Meloni si è insediato, si era parlato di una sospensione delle multe fino al 30 giugno 2023, ma l’esecutivo ha poi deciso di abbandonare questa strada.
Le aree gli “evasori” dei vacccini sono Friuli, Calabria e Abruzzo.
Sono 11 le ordinanze con cui 5 uffici giudiziari hanno sollevato dubbi sulla costituzionalità: i tribunali di Brescia, Catania e Padova, il Tar della Lombardia e il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana.
La presidenza del Consiglio dei ministri si è costituita in giudizio e ha chiesto di dichiarare infondate o inammissibili molte delle questioni sollevate.
“Non avrei mai voluto sentire in quest’aula parole come ‘coercizioni’ e ‘ricatti’ dirette a un legislatore: mi rammarico profondamente e le respingo”, ha detto nel corso dell’udienza l’avvocato dello Stato Enrico De Giovanni, che rappresenta le ragioni di Palazzo Chigi.