Presentata una mozione di sfiducia al sindaco di Acireale, Stefano Alì, sottoscritta da 15 consiglieri comunali di opposizione, con l’eccezione di Roberta Cundari.
Mozione
«Nel luglio del 2018 si è insediata l’amministrazione Alì – spiegano nella nota i consiglieri – quattro anni di gestione del governo a 5 stelle che hanno fatto registrare, ed è visibile a tutti, un notevole passo indietro della nostra Città e in termini di vivibilità e in termini di efficacia dei servizi e della macchina burocratica».
Sono solo 8 i consiglieri a sostegno dell’amministrazione che non ha più i numeri per governare.
Michele Di Re
«Il consiglio ha espresso il suo disagio nel non essere riuscito ad avere un confronto costruttivo con il sindaco – spiega Michele Di Re, firmatario della mozione – che ha sempre camminato per la propria strada senza sentire nemmeno il parere della cittadinanza, ostacolando anche le funzioni del consiglio comunale che è preposto a portare le istanze degli abitanti del territorio. In questi anni è mancata quella capacità di programmare, di progettare per aiutare lo sviluppo economico di una città a forte vocazione turistica che però non viene valorizzata nel modo adeguato. Tutto questo che ci hanno indotto ad ipotizzare una sfiducia perché non ci sono più le condizioni per amministrare questa città».
Nella nota i 15 consiglieri sottolineano anche come in questi quattro anni non è stato riscontrata una sinergia tra i vari assessorati, assistendo, tra le tante cose, ad un aumento del monte ore per alcuni lavoratori dell’Ente per l’iniquità adottata.
«Il sindaco Alì –aggiungono – è evidente che non ha saputo né voluto tessere buoni rapporti politici con questa aula consiliare che in un città difficile come la nostra sarebbero dovuti essere la priorità per una buona gestione della cosa pubblica; non abbiamo significative notizie al fine dell’ottenimento di fondi europei per lo sviluppo sostenibile e per la mobilità ed ancora aspettiamo l’acquisto delle navette “con i soldi risparmiati della politica” così come ebbe a dichiarare il sindaco qualche anno fa».
«Non è più accettabile nè sostenibile continuare questa stagione politica – concludono – una caotica parentesi caratterizzata dall’immobilismo, dallo scontro politico spesso sterile causato dall’autoisolamento di un sindaco che ascolta solo se stesso. Non si può continuare con solo otto consiglieri comunali che sostengono l’amministrazione; non si può continuare con la mancanza del numero legale; non è possibile andare avanti con un teatrino che rischia di far perdere ai cittadini ogni fiducia nella politica e nei suoi rappresentanti cittadini. Siamo fermamente convinti che Acireale abbia bisogno urgente di darsi una guida autorevole».
Convocazione consiglio comunale
I 15 consiglieri chiedono al presidente del consiglio comunale la convocazione di una seduta del consiglio comunale, nei termini di legge, al fine di discutere e deliberare in merito alla mozione di sfiducia al primo cittadino.