Gli Assessori Barbara Mirabella e Giuseppe Lombardo hanno ufficializzato questo fine settimana le loro dimissioni.
L’assessore alla pubblica amministrazione, grandi eventi e beni culturali Barbara Mirabella e l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo hanno ufficializzato le loro dimissioni dall’incarico.
Entrambi concorreranno alle prossime elezioni regionali a fianco rispettivamente di Fratelli d’Italia (Mirabella) e gli Autonomisti (Lombardo).
Prima di formalizzare le dimissioni hanno sottoposto all’esame della giunta le ultime delibere. Per Barbara Mirabella si tratta di un Accordo con il Ministero della Cultura per l’utilizzo di 1,1 milioni di euro. I fondi saranno utilizzati per spettacoli dal vivo nelle aree periferiche.
Lombardo ha invece promosso l’istituzione del Garante per i Diritti delle persone con disabilità oltre che del “Regolamento per l’integrazione della retta per l’inserimento di anziani e adulti inabili in casa di riposo, protetta e comunità di alloggio”.
Una giunta che lentamente va in pezzi. Un crollo che è iniziato a novembre con le dimissioni dell’assessore Fabio Cantarella, continuando con la sospensione del sindaco Salvo Pogliese e che nell’ultimo mese ha visto le dimissioni degli assessori Balsamo, Mirabella e Lombardo.
Il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi dovrebbe a breve nominare i due sostituti.
Nel frattempo domani il consiglio comunale di Catania dovrebbe trattare e votare l’ultimo centinaio di emendamenti del nuovo regolamento sul Consiglio comunale.
IL regolamento in vigore era parecchio datato. Esistente da oltre 30 anni, aveva subito piccole modifiche nel 2004 per restare poi invariato. Quello portato giovedì in aula, a detta dei più, è un regolamento innovativo, necessario per snellire la macchina burocratica.
172 emendamenti, 22 pagine di regolamento. Un lavoro che ha visto il coinvolgimento non solo di tutti i consiglieri, ma anche dei vari uffici e per ultimo del Direttore Belfiore presente in aula.
Non mancano alcune polemiche. Pare infatti che questo regolamento potesse arrivare in aula con un po’ di anticipo se non fosse stato per qualche sgarro o atto di ostruzionismo da parte di alcuni uffici, di alcuni dirigenti.
Un plauso al lavoro sinergico tra opposizione e maggioranza arriva anche da Graziano Bonaccorsi che esordisce: «Non preoccupatevi. Non sono ubriaco».