Fonte: Adnkronos Salute
I pazienti affetti da mieloma multiplo che non possono sottoporsi a un autotrapianto di staminali potranno essere curati con un anticorpo monoclonale, da poco disponibile in Italia. Il farmaco daratumumab in associazione con lenalidomide e desametasone o con bortezomib, melfalan e prednisone è rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale.
Cos’è il mieloma multiplo
Il mieloma multiplo è un tumore che colpisce le plasmacellule, cellule molto importanti del sistema immunitario, originate nel midollo osseo. Derivano dai linfociti B che, insieme ai linfociti T, sono fra le principali cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Compito delle plasmacellule è produrre e liberare anticorpi per combattere le infezioni.
Se la loro crescita diventa incontrollata possono dare origine al tumore. Le cellule di mieloma producono in grande quantità una proteina nota come componente monoclonale (Componente M), che è un particolare tipo di anticorpo. Stando ai dati dell’Aiom, nel rapporto ‘I numeri del cancro in Italia 2020’ si stimano 3.019 nuovi casi negli uomini e 2.740 nelle donne.
Avanzamento terapeutico
“L’introduzione dell’anticorpo monoclonale daratumumab nel trattamento del mieloma multiplo di nuova diagnosi risulta un’importante novità per i pazienti affetti da questa malattia e non candidati a ricevere un trapianto di cellule staminali autologhe” commenta Michele Cavo, direttore dell’Istituto di ematologia ‘Seragnoli’ dell’università degli Studi e dell’Irccs Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
“Gli studi Maia e Alcyone, nei quali daratumumab è stato combinato con lenalidomide-desametasone e bortezomib-melfalan-prednisone, rispettivamente, hanno consentito di ottenere significativi benefici clinici per i pazienti così trattati e di impattare significativamente sulla loro qualità di vita, identificando due nuovi standard di terapia per il mieloma multiplo di nuova diagnosi. Entrambi gli studi- continua Cavo-rappresentano un ulteriore avanzamento terapeutico e segnano il raggiungimento di un’altra importante tappa nel processo di cronicizzazione della malattia in corso da alcuni anni”. In particolare, si legge in una nota, i trial hanno evidenziato “un incremento consistente della sopravvivenza libera da progressione di malattia”.
Formulazione sottocutanea migliora alcuni aspetti della vita dei pazienti
Janssen, inoltre, annuncia “l’approvazione per la formulazione sottocutanea di daratumumab”. Nel maggio scorso, l’Agenzia europea del farmaco Ema ha approvato la formulazione sottocutanea per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo di nuova diagnosi o recidivato/refrattario.
La nuova formulazione sottocutanea, co-formulata con ialuronidasi umana ricombinante Ph20, ridurrà i tempi di somministrazione da diverse ore a circa 3-5 minuti, con un’efficacia sovrapponibile, riducendo l’incidenza delle reazioni correlate alla somministrazione endovenosa.