“Queste polemiche non servono più”. Lo scrive in una nota di Gianfranco Miccichè, Coordinatore regionale di Forza Italia
“Hanno ragione i miei colleghi. Ormai le posizioni sono chiare ed è arrivato il momento di prendere decisioni condivise con i nostri alleati“,aggiunge.
Parole dure e precise che arrivano alla fine della seduta di ieri all’Ars, durante la quale Nello Musumeci ha negato l’esistenza di una crisi, parlando del contempo di voler completare la sua legislatura.
Il capogruppo di Forza Italia, Tommaso Calderone, che nei giorni scorsi ha depositato una mozione per chiedere la revoca dell’ing. Tuccio D’Urso da soggetto attuatore dell’emergenza Covid, non guarda ad una ricandidatura del presidente della Sicilia.
“Noi onoreremo il patto stipulato nel 2017 – dichiara– che però non prevede un rinnovo”.
Durante il suo intervento anche la critica sul caso D’Urso: “Una persona da lei nominata non può permettersi di definirci falsari e taroccatori”.
Nessun dubbio da parte del governatore, sulla lealtà di Forza Italia.
“Mi sono scusato per espressioni – aggiunge – che sono andate oltre la mia volontà, e questo lo fanno le persone coraggiose e perbene. Se questo presidente è inadeguato lo diranno i siciliani”.
Durante la seduta in una nota alcuni forzisti prendono le distanze da Miccichè e Calderone: “La situazione politico-amministrativa, tracciata oggi in aula, impone a tutti noi di difendere gli interessi della Sicilia, delle famiglie e delle imprese”.
Lo dichiarano i deputati Riccardo Gallo, vicecoordinatore regionale FI, Riccardo Savona, Margherita La Rocca Ruvolo, Alfio Papale, Stefano Pellegrino e gli assessori regionali Gaetano Armao, Marco Falcone e Marco Zambuto.
“Dobbiamo farci trovare pronti con il Bilancio – aggiungono– per l’rripetibile occasione del Pnrr, con progetti e investimenti per l’Isola”.