No Result
View All Result
martedì, 11 Novembre 2025
FACEBOOK LIVE
lurlo news
  • Notizie
  • Sport
  • Rubriche
    • Ad alta voce
    • Assicurati di sapere
    • Cuntastorie
    • I racconti della cassiera
    • L’isola delle imprese
    • Medicina Informa
    • Sicilia da urlo
  • Formazione
    • Scuola
    • Università
    • Enti
  • Cultura e spettacoli
    • Libri
    • Teatro
    • Musica
    • Cinema
    • Serie e Tv
  • Eventi
  • Tendenze
    • Moda
    • Bellezza e benessere
  • Etnamap
  • Notizie
  • Sport
  • Rubriche
    • Ad alta voce
    • Assicurati di sapere
    • Cuntastorie
    • I racconti della cassiera
    • L’isola delle imprese
    • Medicina Informa
    • Sicilia da urlo
  • Formazione
    • Scuola
    • Università
    • Enti
  • Cultura e spettacoli
    • Libri
    • Teatro
    • Musica
    • Cinema
    • Serie e Tv
  • Eventi
  • Tendenze
    • Moda
    • Bellezza e benessere
  • Etnamap
No Result
View All Result
L'urlo
No Result
View All Result
Home Cultura e spettacoli Cinema

Mia: quando l’amore diventa controllo. Il film che racconta il dolore invisibile degli adolescenti

Il film Mia, diretto da Ivano De Matteo, tocca diversi temi collegati a quello dell'amore tossico. Scopriamo quali

di Sveva Scocco
11/11/2025
in Cinema, Cultura e spettacoli
Mia: quando l’amore diventa controllo. Il film che racconta il dolore invisibile degli adolescenti

Credits photo L'Occhio del Cineasta

Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su Linkedin

Mia è uno di quei film che colpiscono allo stomaco e al cuore insieme. Diretto da Ivano De Matteo e scritto con Valentina Ferlan, racconta la storia di una ragazza di quindici anni la cui vita cambia radicalmente dopo l’incontro con un ragazzo più grande. Un film duro, autentico e necessario, che affronta temi come le relazioni tossiche, la manipolazione psicologica, la dipendenza affettiva e il revenge porn, fino a toccare la tragedia del suicidio giovanile.

La protagonista e l’incontro con l’uomo

La protagonista, Mia (interpretata da Greta Gasbarri), è una ragazza come tante: frequenta la scuola, gioca a pallavolo, vive con due genitori premurosi, ma spesso distratti dalla routine quotidiana. La sua è una famiglia normale, affettuosa, ma imperfetta, con un padre, Sergio (Edoardo Leo) che fa l’autista di ambulanze e una madre, Valeria (Milena Mancini) che tenta di gestire il difficile equilibrio tra lavoro e casa.

Tutto sembra scorrere con leggerezza, finché Mia conosce Marco (Riccardo Mandolini), un ragazzo più grande e affascinante, che all’inizio la fa sentire speciale. Ma quello che inizia come un amore adolescenziale si trasforma presto in qualcosa di oscuro. Marco diventa possessivo, geloso, ossessivo. Le impone regole, la controlla, la isola dalle amiche e la fa sentire in colpa per ogni gesto.

Mia, come spesso accade nelle relazioni tossiche, non se ne accorge subito. Pensa che tutto sia una forma d’amore, che la gelosia sia passione, che il controllo significhi protezione. Ma quando l’amore diventa una gabbia, è difficile capire dove finisca l’affetto e inizi l’abuso.

Il revenge porn

La situazione precipita quando Marco diffonde immagini intime della ragazza, trasformando la fiducia in umiliazione pubblica. Il “revenge porn” diventa l’arma finale di una violenza silenziosa, ma devastante. Mia cade in un vortice di vergogna, rabbia e senso di colpa, incapace di confidarsi con i genitori o di chiedere aiuto. Il silenzio diventa la sua prigione.

De Matteo racconta tutto questo senza morbosità, con grande rispetto e sensibilità. Non mostra mai l’atto violento, ma ne fa sentire tutto il peso. È il non detto, lo sguardo smarrito di Mia, la distanza crescente tra lei e il mondo a raccontare meglio di qualsiasi parola la profondità della ferita.

La scelta di togliersi la vita

Il padre, intuendo che qualcosa non va, prova a proteggerla, ma si scontra con un muro di paura e chiusura. È un genitore che soffre, che si sente impotente, e che arriverà troppo tardi. Quando Mia, schiacciata dal dolore e dall’umiliazione, sceglie di togliersi la vita, il film raggiunge il suo punto più straziante. Non mostra la scena, ma ne racconta le conseguenze: la casa vuota, il silenzio dei genitori, il senso di colpa di un padre che non riesce più a perdonarsi.

Da qui Mia cambia prospettiva. Il racconto si sposta su Sergio, che decide di indagare sulla vita della figlia, di capire cosa le sia accaduto davvero. Scopre le chat, i video, la manipolazione subita. Il dolore si trasforma in rabbia, e il film diventa un viaggio dentro la vendetta e la disperazione, ma anche dentro la responsabilità e la coscienza.

Ivano De Matteo non cerca la spettacolarizzazione, ma la verità. Mia è un film che parla di una tragedia individuale, ma che riguarda tutti. È un grido di allarme verso genitori, educatori e ragazzi: le dinamiche di controllo e di abuso possono nascere anche dove c’è amore, anche dietro uno schermo, anche tra adolescenti che credono di conoscersi.

La fotografia spenta, le ambientazioni urbane anonime e la colonna sonora essenziale contribuiscono a creare un’atmosfera realistica e dolorosa. Ogni scena invita a riflettere, mai a giudicare.

Il film  racconta un dolore estremo, ma reale: quello di chi si fida, ama e condivide una parte intima di sé, per poi vederla usata come arma. Il revenge porn, la diffusione non consensuale di immagini private, è una delle forme più violente di abuso psicologico contemporaneo. Non è solo una violazione della privacy, ma un attentato alla dignità e alla libertà di una persona.

Molti adolescenti non percepiscono fino in fondo la gravità del gesto: in un’epoca in cui tutto si mostra e tutto si pubblica, l’intimità perde confini. Si confonde la fiducia con l’esibizione, l’amore con il controllo, l’affetto con il possesso. In questa confusione, spesso alimentata dalla cultura dell’immagine e dal bisogno di approvazione, nascono le relazioni tossiche come quella di Mia.

Un meccanismo di vergogna e silenzio

Le vittime del revenge porn non sono mai “colpevoli” di essersi fidate: la colpa è sempre di chi tradisce, di chi diffonde, di chi usa l’intimità altrui come strumento di potere. Ma la società, troppo spesso, colpevolizza chi subisce. È un meccanismo di vergogna e silenzio che rende il dolore ancora più profondo.

Serve educazione, empatia, dialogo. Serve insegnare ai ragazzi che la rete non è un luogo neutro, che ogni foto, ogni video, ogni parola può restare, può ferire, può distruggere. E serve insegnare anche agli adulti a non giudicare, ma ascoltare.

Il revenge porn non è solo un reato: è un segnale di quanto fragile sia diventato il confine tra amore e violenza, tra fiducia e abuso. Proteggere i giovani significa aiutarli a riconoscere questi confini, a costruire relazioni sane e a sentirsi liberi di chiedere aiuto senza paura.

Tags: Amore adolescenzialefilmProduzioneTemi Delicati
Sveva Scocco

Sveva Scocco

Prossimo Articolo
Rinnovabili ed ecosistema: come farli convivere in Sicilia?

Rinnovabili ed ecosistema: come farli convivere in Sicilia?

Life Style

Amare attraverso lo Yoga
Life Style

Amare attraverso lo Yoga

di Nicol Graziano
08/11/2025

Tra i quattro percorsi dello Yoga ce n'è uno in particolare, chiamato Bhakti, il percorso della devozione e, perché no,...

Leggi Articolo
L’architettura della cura

L’architettura della cura

06/11/2025
Gaetano D’Emilio, profonda memoria storica di Catania

Gaetano D’Emilio, profonda memoria storica di Catania

06/11/2025

I più Letti della settimana

Achille Costacurta vive a Palermo: la madre parla delle sue sofferenze
Gossip

Achille Costacurta vive a Palermo: la madre parla delle sue sofferenze

di Giuliano Spina
08/11/2025

Nei mesi scorsi la Sicilia ha "adottato" il figlio di una coppia vip, quella formata dall'ex calciatore Alessandro Costacurta e...

Leggi Articolo
Adesso è ufficiale: c’è il click day per il Bonus Elettrodomestici 2025

Adesso è ufficiale: c’è il click day per il Bonus Elettrodomestici 2025

11/11/2025
Catania conquista il Lucca Comics & Games 2025 con i No Name

Catania conquista il Lucca Comics & Games 2025 con i No Name

05/11/2025

Testata telematica | Registrazione tribunale di Catania n. 6/2014

Direttore Responsabile Martina Strano

Questo sito è associato alla

Edito da Artemide Srl semplificata
Via V. E. Orlando, 38
95030 Tremestieri etneo CT

Redazione: Via V. E. Orlando, 38
95030 Tremestieri etneo CT

Per contattare la redazione: info@lurlo.news
Per la pubblicità: (+39) 393 3323012

  • Contatti
  • Home

© 2022 Artemide Srls - - P.Iva 05148690877

No Result
View All Result
  • Notizie
  • Sport
  • Rubriche
    • Ad alta voce
    • Assicurati di sapere
    • Cuntastorie
    • I racconti della cassiera
    • L’isola delle imprese
    • Medicina Informa
    • Sicilia da urlo
  • Formazione
    • Scuola
    • Università
    • Enti
  • Cultura e spettacoli
    • Libri
    • Teatro
    • Musica
    • Cinema
    • Serie e Tv
  • Eventi
  • Tendenze
    • Moda
    • Bellezza e benessere
  • Etnamap

© 2022 Artemide Srls - - P.Iva 05148690877

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}