Fino a quando non ci saranno novità concrete per tutti i lavoratori della Meridi, le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno prorogato lo sciopero degli addetti ad oltranza.
Dopo l’alta adesione alla manifestazione di sabato scorso, che a Catania si è tenuta di fronte al punto vendita Fortè di via Imbriani, parte adesso una nuova fase di lotta che dovrà portare ad una soluzione reale della vertenza.
«Insieme alle altre sigle -dichiara Davide Foti segretario Filcams Cgil di Catania- abbiamo richiesto un incontro in Prefettura affinché si compia un sostanziale cambio di passo a vantaggio dei lavoratori e delle loro famiglie. Prorogare lo sciopero ad oltranza è un atto dovuto verso tutti i lavoratori della Meridi che fino a ieri hanno garantito le aperture dei punti vendita e l’ attività di accoglienza e gestione dei supermercati».
«Come sindacati siamo stati fin troppo responsabili, ma le conseguenze di questo salvataggio sino ad oggi hanno portato a centinaia di dimissioni per giusta causa e circa 10 mensilità di arretrato».
«Adesso è l’ora della responsabilità dei gestori -sottolinea Foti- di certo ricercando soluzioni che restituiscano dignità ai lavoratori. Di certo non si salva un’ azienda affamando centinaia di persone. Consideriamo questo principio il risultato di una subalternità liberista che abbiamo sempre combattuto».
E.G.