“Meditazione visiva” è il titolo della mostra di Piero Zuccaro realizzata con la collaborazione di Franco Battiato e curata da Sergio Troisi, ospite degli spazi del Castello Ursino fino al prossimo 30 aprile.
La mostra è patrocinata dal Comune di Catania, prodotta dalla Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese e vanta la partnership del Teatro Stabile di Catania per gli allestimenti e le luci”.
Piero Zuccaro nasce a Catania nel 1967, dove si diploma in Pittura all’Accademia delle Belle Arti. Fondamentali nel percorso formativo dell’artista risultano le influenze di Franco Battiato per la musica, di Donatella Capraro per la coreografia e dei maestri dell’informale europeo Burri, De Staël e Morlotti.
Questi stimoli vengono rielaborati con originalità dall’artista all’interno delle sue opere e l’esposizione attualmente visitabile al Castello Ursino è un perfetto esempio della multidisciplinarietà insita nella sua formazione.
La mostra
Il visitatore entra in uno spazio espositivo caratterizzato dalla coesistenza dei manufatti archeologici della collezione permanente del Museo Civico di Castello Ursino con le quaranta opere realizzate da Piero Zuccaro (14 oli, 12 pastelli e 20 serigrafie) e selezionate dal curatore Sergio Troisi.
L’adozione di colori accesi e di meditate scelte nel loro accostamento e contrasto attira lo sguardo del visitatore, che viene al contempo stimolato da una voce proveniente da due piccole sale (la torre delle bandiere e la torre del sale) adiacenti a quelle principali.
Questa voce è quella di Franco Battiato che si esercita a leggere dei versi del pittore e poeta Shitao.
Seconda anima della mostra
Arriviamo dunque alla seconda anima di questa mostra: il progetto “Interno Incerto e Oscillante”, una video installazione che consiste nella proiezione di alcune opere dell’artista, allestita nell’ultima stanza dedicata alla mostra e realizzata tra il 2013 e il 2017 con la partecipazione di Franco Battiato.
Quest’ultimo presta il suo Kyrie, primo movimento della Messa Arcaica, e la sua voce, impiegata per recitare dei versi di Shitao sulla necessità del distacco dalla materialità del mondo per creare dell’autentica pittura.
Piero Zuccaro completa questo progetto con l’interpretazione del cantico “Scopri la tua presenza” di San Giovanni della Croce che invoca la manifestazione della presenza di Dio.
Quest’attitudine alla spiritualità è anche rintracciabile nella scelta di un soggetto ricorrente in tutte le opere esposte: la luce, sia in ambienti esterni che interni, con una predilezione per quella degli spazi sacri nella sua ultima attività.
La contemplazione
La contemplazione sulla luce e l’uso di prospettive inusuali rendono il primo impatto con le opere enigmatico, come se ci si trovasse di fronte a una tela astratta. In realtà se si dedica particolare attenzione, dopo qualche minuto è possibile distinguere i soggetti rappresentati, anche attraverso l’aiuto dei titoli delle opere.
L’apparente astrattezza delle opere risulta pressoché paradossale considerando l’incredibile materialità con la quale il colore sembra essere quasi scavato e modellato sulla superficie della tela.
“Meditazione visiva” è un invito alla contemplazione e al rallentamento dei tempi frenetici che governano le nostre vite.
Un invito non accolto da tutti i visitatori, molti dei quali attraversano le sale con velocità e facendo solo scorrere lo sguardo sulle opere.
Se tuttavia si decide di entrare all’interno della mostra armati di pazienza e con una mentalità aperta e curiosa, si uscirà piacevolmente sorpresi da quante cose si possono scoprire su un’opera d’arte se solo le si dà la possibilità di rivelarsi a noi nel tempo.