Esteso lo stato di emergenza per i comuni colpiti dal maltempo.
Per oltre una settimana un maltempo incessante ha devastato l’Isola tenendo sotto mira non solo Catania e tutti i comuni che comprende, più o meno gravemente, ma anche altre città della regione come Augusta, letteralmente messa sott’acqua.
Pioggia costante, nubifragi e non poteva certamente mancare il ciclone, per giorni abbiamo attesto l’arrivo dell’uragano Apollo che per fortuna ha poi soltanto aggirato la Sicilia senza causare danni ingenti. Nel brutto tempo dei giorni prima erano del resto già morte tre persone.
Causa maltempo scuole chiuse, allerta meteo, allarme ai cittadini di evitare il più possibile gli spostamenti. La gente chiusa in casa stile lockdown. Alla luce pertanto di tutti i danni riportati dalle condizioni meteo e degli innumerevoli interventi che il personale di soccorso si è visto costretto ad affrontare, il governatore della Sicilia non ha potuto far altro che chiedere e deliberare lo stato di emergenza, lo scorso 27 ottobre, in totale per 86 comuni.
Ancora in corso di svolgimento la stima dei danni causati. Una prima valutazione dei danni provocati dal passaggio del ciclone Apollo ha quantificato in 2 milioni di euro gli interventi urgenti. E in 50 milioni quelli strutturali di riduzione del rischio.
Stimato un importo dei danni frutto del maltempo in tutto il mese di ottobre in 10 milioni per gli interventi urgenti. In 150 milioni per quelli strutturali. Si stimano inoltre ulteriori 50 milioni di danni all’agricoltura, alle attività produttive e residenziali.
Agli 86 comuni che hanno subito le intemperie del maltempo si aggiungono altri 13 territorio, in base alla relazione della Protezione civile regionale, guidata da Salvo Cocina. Biancavilla, Bronte, Mascali, Mascalucia, Mineo, Ramacca, San Pietro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Sant’Alfio, Tremestieri Etneo e Vizzini nel Catanese; Nicosia nell’Ennese e Castell’Umberto nel Messinese.