L’Università di Catania lancia un progetto per aiutare studenti con DSA

di Redazione

Il CInAP, il Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata dell’Università di Catania, cha lanciato il progetto sperimentale T.I.ME. This is ME (Questo sono IO) condiviso col gruppo Anastasis, specializzato nella realizzazione di strumenti tecnologici per l’autonomia e l’apprendimento e di software compensativi e servizi online per gli studenti con DSA e altri bisogni educativi speciali.

Ad ogni studente che parteciperà al progetto (il numero iniziale potrà essere aumentato, una volta conclusa la fase sperimentale), verrà fornito un Kit completo composto di 4 moduli software interagenti attraverso una “suite”.

Lo strumento potrà facilitare le varie fasi dello studio consentendo l’accesso ai testi attraverso la sintesi vocale italiana e/o inglese, agevolando la comprensione del testo, la sintesi e la schematizzazione, la memorizzazione e il ripasso. Nel kit sono presenti un editor per la matematica, un software per la creazione e gestione delle mappe concettuali e multimediali, un software per il riconoscimento ottico del testo (OCR).

I dati

Il 2% degli studenti iscritti alle università italiane manifesta problemi di dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, ossia i cosiddetti Disturbi specifici dell’apprendimento.

Un fenomeno di origine neurobiologica alla base di un crescente tasso di abbandono scolastico ed accademico in tutta Italia che coinvolgono il sistema scolastico italiano e le famiglie, ma anche il Servizio Sanitario Nazionale e tutti coloro che a vario titolo sono chiamati a gestirli, ciascuno per le proprie competenze, al fine di promuovere e sostenere la piena inclusione delle persone con DSA in ogni ambito della vita, valorizzandone efficacemente le abilità.

La legge 170/2010 – che ha avuto un significativo impatto nel mondo della scuola italiana – ha chiarito che anche gli studenti universitari con DSA hanno diritto a veder riconosciuti le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati nelle scuole, sin dai test di ammissione, a fronte della diagnosi di dislessia o di altro disturbo dell’apprendimento.

«I DSA non sono una disabilità – ha precisato la prof.ssa Elena Commodari, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e componente del Comitato di gestione del CInAP -, ma un modo diverso di funzionare del cervello, che offre percezioni differenti di elementi quali suoni, lettere, numeri, ma anche di immagini, temperature, elementi spaziali, influendo purtroppo sulle abilità scolastiche chiave, ma anche sulla motivazione e sulle emozioni associate allo studio. La strada è quella di attivare tutti gli opportuni canali sensoriali per consentire l’apprendimento proficuo».
Il nuovo Progetto T.I.ME. dell’Università di Catania è stato annunciato martedì scorso nel corso del seminario intitolato “Stili di apprendimento e metodologie didattiche inclusive: conoscere per intervenire”, promosso dal CInAP nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università.
«Quello dell’inclusione e della perfetta integrazione nel percorso universitario di studenti con DSA è un argomento attuale e di interesse trasversale – ha premesso il rettore Francesco Priolo-. L’ateneo metterà in campo tutte le azioni possibili per consentire a tutti i suoi studenti di scoprire e sviluppare i propri talenti, superando brillantemente qualunque difficoltà».