Per lo stabilimento Lukoil di Priolo, la raffineria siciliana del gruppo russo, non solo l’attenzione del fondo Usa Crossbridge, ma nelle ultime ore pare ci sia anche un uomo d’affari del Qatar, Ghanim Bin Saad Al Saad, insieme ad alcuni investitori di casa nostra.
Qatar
Si trata di uno degli uomini d’affari più ricchi in Qatar: ha creato circa 30 anni fa la conglomerata Gssg formata da 45 aziende in settori diversi come l’aviazione, l’immobiliare, le gestioni patrimoniali, le comunicazioni, oltre agli idrocarburi.
Una delegazione della nuova cordata avrebbe già incontrato nei giorni scorsi a Roma il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, che col ministro Adolfo Urso e col ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si occupa del caso di Priolo.
Dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica non ci sono però conferme.
Il consorzio a guida qatariota, secondo quanto riportato da Repubblica, sarebbe stato presentato al governo italiano da un team di consulenti di cui fa parte anche l’ex primo ministro Massimo D’Alema.
Golden Power
Il governo itanto è pronto ad applicare il golden power, cioè la partecipazione che dà allo Stato il diritto di veto in virtù dell’importanza strategica di una società.