Nel cuore di uno degli appuntamenti più vivaci del mondo nerd e della cultura pop, Lucca Comics & Games, i premi Gioco dell’Anno e Gioco di Ruolo dell’Anno occupano un posto speciale: non si tratta soltanto di eleggere i migliori giochi da tavolo. Si tratta di promuovere un’idea più ampia di gioco come veicolo di socialità e creatività.
Il premio come bussola
La storia del Premio risale al “Best of Show”, concorso che nel 2013 è stato rilanciato e trasformato proprio nel Gioco dell’Anno, aprendo una nuova stagione per i giochi da tavolo in Italia.
Con un pubblico sempre più vasto e diversificato e con i gusti che si evolvono, il premio si impone come bussola: quando si nota il marchio “Gioco dell’Anno” impresso sulla scatola, ci si aspetta un’esperienza di qualità.
Parimenti, per un editore o per un autore diventare finalista significa visibilità, prestigio e apertura verso nuovi mercati. Scopriamo i finalisti in concorso per l’edizione 2025:
Gioco dell’Anno
Botanicus di Samuele Tabellini Ferrari e Vieri Masseini (edito da Hans im Gluck e distribuito in Italia da Giochi Uniti). In questo titolo i giocatori vestono i panni di aristocratici che acquistano terreni, assumono giardinieri e coltivano piante rare allo scopo di creare un giardino spettacolare che attiri visitatori e superi in bellezza quello degli avversari.
Un buon mix di set-collection e piazzamento risorse, con forte tema green e attenzione al design dei materiali.
Cities di Phil Walker-Harding e Steve Finn (edito da Devir). I giocatori sono incaricati dal consiglio comunale di trasformare un quartiere urbano edificando abitazioni, uffici, parchi e aree ricreative. Si tratta di un city-building che punta alla pianificazione e all’equilibrio tra sviluppo urbano e vivibilità.
Un gioco in corsa per un premio a Etna Comics
Terrorscape di Jeffrey CCH (edito da Ice Makes e distribuito in Italia da Pendragon Game Studio). Fresco di candidatura al Premio Efesto di Etna Comics, Festival del Fumetto, del Gioco e della Cultura pop, Terrorscape guadagna un meritato posto di rilievo anche quale concorrente del Gioco dell’Anno.
Durante un forte temporale un gruppo di ragazzi si rifugia in una villa abbandonata, ma questa nasconde una minaccia ben peggiore della pioggia. Gioco asimmetrico in cui si può interpretare il ruolo del Sopravvissuto oppure del Killer, con materiali scenografici di alto pregio. Un mix di strategia, furtività e suspense.
Mesos di Yaniv Kahana e Simone Luciani (edito da Cranio Creations). Si apre una nuova era per l’umanità: ogni giocatore guida una tribù, decide quali edifici costruire, quali compiti affidare ai membri della comunità e affronta eventi che mettono alla prova le proprie scelte. Si presenta come un family games con una buona profondità strategica, adatto sia ai neofiti che ai giocatori esperti.
Il Fiume d’Oro di Keith Piggott (edito da LeyLine Press e distribuito in Italia da Asmodee). Ambientato nel regno leggendario di Rokugan, i giocatori costruiscono un impero commerciale lungo il “Fiume d’Oro”.
Devono guadagnare influenza alle corti, lanciare dadi che offrono opportunità d’azione e se il dado non “aiuta”, possono usare il favore divino per manipolare il proprio destino. Un titolo strategico con una forte ambientazione e un buon equilibrio tra casualità e scelta tattica.
Gioco di Ruolo dell’Anno
DIE: Il Gioco di Ruolo di Kieron Gillen (edito da Rowan, Rook & Decard e distribuito in Italia da Isola Illyon Edizioni). I giocatori interpretano sia le persone del mondo ‘reale’ sia le loro controparti fantasy, catapultate in un universo epico e mutevole dove le regole del gioco diventano le regole della realtà. È un’opera meta-narrativa, una riflessione profonda sul ruolo del giocatore, sull’evasione e sul potere stesso dell’immaginazione.
Eat the Reich di Grant Howitt (edito da Rowan, Rook & Decard e distribuito in Italia da Mana Project Studio). Titolo diretto, irriverente e frenetico che trascina i giocatori nel 1943. Una squadra di vampiri d’élite deve infiltrarsi in guerra tra le linee nemiche e compiere una missione impossibile. Il sistema “Havoc Engine” punta tutto sull’esagerazione, il ritmo e l’adrenalina, trasformando ogni sessione in un film pulp.
Un gioco narrativo e uno di indagine
Il Diario Silvestri di Simone Covili (edito da Centum Oculi e distribuito in Italia da Dungeon Dice e DriveThru RPG). Un gioco narrativo che si muove tra quotidiano e soprannaturale: i giocatori scrivono collettivamente le pagine di un diario raccontando eventi inquietanti ormai dimenticati che si insinuano nella normalità.
L’atmosfera è densa e malinconica e il regolamento ridotto all’essenziale al fine di lasciare spazio alla suggestione e all’immaginazione.
Triangle Agency di Caleb Zane Huett e Sean Ireland (edito da Haunted Table Games e distribuito in Italia da NessunDove). Gioco che fonde indagine paranormale e satira sociale. I giocatori interpretano agenti speciali dotati di poteri straordinari, impiegati in un’agenzia che monitora e controlla fenomeni inspiegabili chiamati Anomalie. L’umorismo e la gestione del caos e della stabilità creano un’esperienza tanto surreale quanto riflessiva.
Wilderfeast – Sei quel che mangi di KC Shi (edito da Horrible Guild e distribuito in Italia da Grumpy Bear). Ambientato in un mondo selvaggio e vibrante, i giocatori vestono i panni dei “Wilders”: cacciatori che si nutrono delle creature che abbattono con il personale e gigantesco utensile da cucina, assimilando parte della loro essenza per sopravvivere.
Tra avventura, combattimenti e trasformazione fisica, il gioco esplora il rapporto tra istinto e umanità, in una forma di fantasy poetico, che mira a ripristinare l’armonia tra uomo e natura.
Gran finale questa sera
Non resta che attendere la proclamazione dei vincitori, attesa per questa sera nella splendida cornice del Teatro del Giglio a Lucca, durante la Cerimonia di Premiazione dei Lucca Comics & Games Awards.








