I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale, nella flagranza, hanno arrestato un 19enne perché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e danneggiamento.
Tutto è accaduto intorno alle 13:30 a Librino, dove una donna in preda alla disperazione aveva chiamato il 112 chiedendo aiuto per difendere i propri familiari dal figlio che, ancora una volta vinto dalla sua dipendenza alla droga, stava mettendo in pericolo la vita dei suoi cari.
Giunti immediatamente in viale Grimaldi, i militari hanno notato il giovane che a torso nudo ed alterato psicologicamente stava tentando di darsi alla fuga.
Nell’abitazione i militari sono entrati trovando lo zio 50enne del giovane. Il parente ha loro riferito di aver avuto un forte litigio con il nipote in merito alla vendita di una pistola scacciacani. La lite sarebbe salita di tono perché con il ricavato quest’ultimo il giovane intendeva comprare altre dosi di droga.
L’appartamento a Librino all’interno del quale vivono gli anziani nonni del ragazzo, entrambi non deambulanti e che si erano rinchiusi terrorizzati nella loro stanza, appariva devastato dalla furia di quest’ultimo. Distrutta buona parte dei mobili. All’interno della sua camera, inoltre, i militari hanno trovato due bottiglie utilizzate per fumare il crack.
Il giovane viveva a casa dei nonni a causa di un precedente provvedimento dell’autorità giudiziaria, a seguito dei reiterati atti violenti commessi nei confronti della propria madre. Da lì il trasferimento dai nonni, disponibili ad accoglierlo.
I militari hanno arrestato l’esagitato giovane associandolo in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).