Formazione, ricerca e legalità, firmato il protocollo d’intesa tra la Fondazione Astrea e Confcommercio.
Contro la mafia e i colletti bianchi, volta al ripristino della legalità, è con queste volontà che Confcommercio e Fondazione Astrea hanno siglato l’accordo.
Saranno avviati dei percorsi formativi mirati per il ripristino della legalità e l’individuazione dei nuovi tipi di criminalità, sempre più inseriti nel tessuto sociale e economico del paese.
Ad esempio si terrà un corso sull’intelligence economica per analizzare i conti bancari e risalire a circuiti di illegalità, al contrasto della mafia dei colletti bianchi.
Siglata un’importante alleanza per lo sviluppo delle professionalità delle imprese del territorio siciliano tra la Fondazione Astrea e Confcommercio Catania.
Firmato nella sede della Confederazione di imprese etnea infatti il protocollo d’intesa che prevede l’avvio di svariate forme di collaborazione fra i due enti ai fini di predisporre e diffondere iniziative di carattere formativo e progetti di ricerca congiunti.
«Un protocollo d’impresa con Confcommercio rappresenta una possibilità per i cittadini e le attività ad esso associate di avere un alleato in più nel campo della formazione e della valorizzazione della cultura della legalità, che fa parte della mission di Astrea», spiega il presidente della Fondazione Manlio Caruso.
«Oggi gli enti hanno una responsabilità molto grande in termini di lotta alla criminalità organizzata, che è profondamente diversa dal passato, non è più quella delle stragi, ma si è inserita sempre più nel tessuto sociale e economico del Paese. Insieme a Confcommercio – prosegue Caruso – andremo quindi a costruire dei percorsi formativi strutturati, ad esempio, sull’intelligence economica, in modo da partire dall’analisi dei conti bancari per scovare i nuovi criminali, ossia la cosiddetta mafia dei colletti bianchi, sempre più difficile da intercettare».
«È quindi necessario – esprime in conclusione – un impegno comune sempre più incisivo nella lotta alla criminalità organizzata costituendo dei percorsi per offrire una formazione professionale e professionalizzante nel recupero della legalità».
«Parliamo di legalità ma anche di qualità – asserisce invece il presidente Pietro Agen -. Sapete che nel mondo di Confcommercio facciamo decine e decine di corsi ma nella materia specifica abbiamo voluto rivolgerci a chi è più bravo. Noi puntiamo a offrire ai giovani un messaggio di speranza e la possibilità di entrare nel mondo del lavoro qualificandosi e formandosi, il tutto abbinato al messaggio di sempre, che è quello della legalità».
«Parlando con un gruppo di giovani imprenditori – spiega Agen – dicevo che quarant’anni fa se avessi usato la parola mafia durante una riunione sarei rimasto solo, oggi ne parliamo tranquillamente, parliamo di racket, parliamo di estorsione, parliamo di usura».
«Questo non significa che abbiamo vinto la battaglia ma che abbiamo posto le fondamenta per vincerla. La vincerà la nuova generazione, la terza, che ora entrerà a svolgere ruoli importanti diretti contro tutte le forme di illegalità. La formazione – afferma infine – in tutto questo è fondamentale, è il punto di partenza per vincere la guerra».
Presente alla sigla del protocollo anche il componente di giunta di Confcommercio Nino Nicolosi esprimendo la sua soddisfazione per il raggiungimento di questo importante risultato e che ha creduto fortemente nella sigla di questa collaborazione fin dall’inizio.