Raggiunta la zona gialla, scatta l’allarme per l’arancione. Se le restrizioni al momento sono poche ma di certo non misere – come il limite di quattro commensali per tavolo che mettono indubbiamente in difficoltà i ristoratori – con il passaggio in arancione, la situazione potrebbe cambiare radicalmente.
Ma siamo davvero così vicini alla zona arancione?
L’addio alla zona bianca è un importante campanello d’allarme che dovrebbe smuovere le coscienze. Ancora troppo l’alta la percentuale di categorie a rischio che non ha ricevuto neanche la prima dose. Soltanto poco più della metà ossia il 55,2% ha completato il ciclo vaccinale ed i continui appelli del governatore Musumeci non hanno dato i risultati sperati né le iniziative messe in campo dalla Regione.
Dati alla mano, per determinare il passaggio in zona arancione servirà superare, contemporaneamente, la percentuale del 20% in terapia intensiva e il 30% di occupazione in regime ospedaliero.
Al momento in Sicilia si registra un’occupazione in terapia intensiva del 13% (un aumento del 60% rispetto alla settimana precedente) mentre per quanto riguarda i posti letto in area medica arriviamo al 23% secondo il monitoraggio Agenas.
La zona arancione, dunque, non è troppo lontana: la parola d’ordine è prudenza.
Cosa cambia in zona arancione?
Piccoli cambiamenti in zona gialla e rivoluzione in zona arancione.
Non si hanno certezze sul ritorno del tanto odiato coprifuoco, poiché al momento è abolito in tutta Italia. Ma le restrizioni, se la situazione dovesse peggiorare, porterebbero alla chiusura di palestre, cinema, centri benessere e piscine.
Bar e ristoranti, invece, vietano il servizio al tavolo ma sarà sempre consentito ai bar l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 18:00 ed ai locali fino alle 22:00.
Sarà possibile muoversi liberamente nel proprio Comune di appartenenza e non sarà possibile uscire da tali confini se non per comprovati motivi di lavoro, salute ed esigenze.
Quindi quando avverrà il passaggio a misure più restrittive? Ancora nessuna data certa: soltanto l’andamento dei ricoveri potrà determinarlo.
E.G.