“Il suo nome è Bansky” è il nome del primo (ed unico) graphic novel edito da Centauria con testi di Francesco Matteuzzi e disegni di Marco Maraggi che racconta una delle leggende dell’arte contemporanea: Bansky.
Nessuno conosce la sua identità, ma Bansky è un vero e proprio fantasma provocatorio che ha saputo rendere viva l’ipocrisia della nostra società trasformandola in immagini ormai iconiche. Un mistero che inseguono anche i due ragazzi protagonisti del graphic novel che attraverso la formula del reportage iniziano un pellegrinaggio nei luoghi (e nei muri) di Bansky ripercorrendo gli esordi dell’artista e writer inglese. Quartiere dopo quartiere, video dopo video, l’ombra di Banksy si muove tra le pagine insieme ai murales che appaiono nella notte nelle strade di Londra o sul muro di Gaza, alle mostre tenute segrete fino all’ultimo momento, alle serigrafie e alle installazioni di street art
Parallelamente però, i due giovani non vivono soltanto una delle loro passioni ossia la street art bensì si affacciano anche alle grandi tragedie della storia che hanno ispirato l’arte del loro idolo come la guerra in Afghanistan o le proteste di Seattle nel 1999.