Incidenza, occupazione terapie intensive e ricoveri ordinari. E ancora contagi giornalieri, vittime e anziani non vaccinati. Ecco la Sicilia che, tristemente, raccoglie primati.
Ieri si sono registrati 997 nuovi contagi con un’incidenza del 6,6%. Alto anche il numero dei decessi che sono 25 negli ultimi giorni. Oltre 246mila anziani non hanno ricevuto neanche la prima dose mentre la campagna vaccinale subisce un importante arresto: i numeri scendono e la media settimanale si attesta sulle appena 13mila somministrazioni al giorno facendo così slittare il raggiungimento dell’immunità di gregge in Sicilia al 7 dicembre.
Dalla zona bianca alla zona arancione
Gli allarmanti dati dei ricoveri ( 10% in terapia intensiva e 17% nei ricoveri ordinari) segnano l’inevitabile passaggio in zona gialla che potrebbe scattare già da lunedì 23 agosto. A confermarlo sarà il monitoraggio della cabina di regia previsto per domani.
Ma secondo Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’università Lumsa e cofondatore dello StatiGroup19, gruppo di studi statistici sul Covid, in realtà la zona arancione potrebbe già essere dietro l’angolo se sarà confermato l’andamento osservato in queste settimane di agosto.
Per far scattare misure più restrittive l’Isola dovrebbe superare il 20% in terapia intensiva e contemporaneamente il 30% in area medica.
Numeri che al momento sembrano ancora lontani ma «i ricoveri in terapia intensiva sono più che raddoppiati nelle ultime due settimane. Inoltre, continua a crescere anche il peso delle terapie intensive sul totale delle degenze. La gravità dei ricoveri è maggiore rispetto ai giorni scorsi», afferma l’esperto.
E.G.