La Porta delle Farfalle è la nuova creazione della Fondazione Antonio Presti, un’opera di bassorilievo monumentale che arriva 15 anni dopo la realizzazione dell’ormai celebre Porta della Bellezza.
Venerdì 14 aprile, alle 9:30, l’inaugurazione ufficiale di quella che si preannuncia una “Giornata della creatività” che proseguirà l’indomani fino al tardo pomeriggio.
Un ulteriore chilometro del cavalcavia che taglia in due Librino è stato trasformato in una galleria d’arte a cielo aperto, con 50 opere per un totale di 100mila formelle di terracotta.
La Porta delle Farfalle è il frutto di tre anni di impegno che ha coinvolto 15 mila persone di Librino, le mamme, i bambini e le bambine, i condomini e le associazioni del territorio, oltre che cinquemila studenti di venti licei artistici siciliani.
« Nei pomeriggi di venerdì 14 e sabato 15 aprile, dalle 16:30 all’imbrunire, l’opera – sottolinea Antonio Presti – sarà presentata alla città di Catania. Una giornata che potrebbe diventare un appuntamento annuale in cui tutte le scuole e tutti i licei artistici trovano il senso della creatività, portando bellezza e alimentando la conoscenza del quartiere».
La mattina del 14 aprile l’intera lunghezza del cavalcavia si trasformerà in un palcoscenico dedicato a tutte le arti: da quelle figurative alla danza, dalla musica alla poesia.
Ciascuna performance è pensata e realizzata dalle insegnanti e dai loro allievi, dalle mamme e dai loro figli e figlie, dalle associazioni e dalle scuole di danza.
Porta della Bellezza
La prima delle porte monumentali è stata realizzata nel 2009: alta otto metri, lunga 500, una delle più grandi opere di land art al mondo.
Un cavalcavia prima anonimo, al quale Presti è riuscito ad associare un impegno etico: restituire bellezza al quartiere di Librino, la più nota delle periferie del capoluogo catanese.
Duemila bambine e bambini del rione si erano impegnati per realizzare i manufatti di terracotta installati sul cavalcavia, diventando in prima persona creatori di arte.
Nessun atto di vandalismo ha mai sporcato la Porta della Bellezza, a dimostrazione di quanto la sua realizzazione sia stata condivisa da tutti gli abitanti del quartiere.