Irregolarità nel concorso di polizia e vigili del fuoco

di Redazione

I carabinieri della compagnia di Alcamo, in provincia di Trapani, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di 14 persone accusate a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite.

Gli investigatori hanno accertato la presenza nella graduatoria finale di approvazione dei risultati del concorso per vigili del fuoco di tutti i nominativi riportati nell’elenco sequestrato a casa di uno degli indagati. Insomma: bastava pagare per essere sicuri di vincere.

Dopo la prova preselettiva si accedeva alle prove motorie-attitudinali, poi al colloquio con le valutazioni dei titoli e infine alle visite mediche.

Ma chi non pagava, si fermava al primo turno.

Scattate le manette per una persona, 3 ai domiciliari e 10 sono sottoposte all’obbligo di dimora.

L’indagine riguarda presunte irregolarità nei concorsi in polizia e nei vigili del fuoco.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti uno degli indagati sfruttando le proprie conoscenze all’interno delle amministrazioni pubbliche e la sua nomina in una sottocommissione di esame si sarebbe impegnato a sponsorizzare alcuni partecipanti a concorsi pubblici.

Se poi il candidato avesse vinto il concorso avrebbe dovuto pagare. Ad Alcamo c’era una scuola di preparazione per concorsi.

Tra i soggetti coinvolti ci sarebbero 10 dipendenti della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Le indagini sono partite da una serie di esposti dei sindacati di base dei vigili del fuoco.