Imprenditore siciliano riceve maxi bolletta da 66 mila euro. È stato un errore

di Redazione

Un’imprenditore siciliano riceve maxi bolletta da 66 mila euro. È stato un’errore, la bolletta era invece di 6 mila euro.

Una storia a lieto fine in un periodo reso difficile dal caro energia, argomento all’ordine del giorno e più volte denunciato dal Codacons.

Grazie all’intervento dell’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino l’imprenditore è riuscito a tirare un sospiro di sollievo, evitando il distacco dell’energia elettrica.

La storia

In piena estate, periodo in cui il caro bollette ha raggiunto il suo picco massimo storico facendo registrare un aumento del 63% nel solo mese di luglio, l’imprenditore – gestore di una piccola catena di alimentari – si è rivolto allo sportello Energia di Codici, per chiedere aiuto.

A maggio aveva ricevuto una fattura di chiusura contratto, con il suo precedente gestore, ammontante alla cifra  di 66 mila euro.

Nonostante le contestazioni  non era riuscito a far chiarezza sull’anomalia bolletta. Ma c’è di più: oltre il danno la beffa. Non pagando il debito si è visto applicare, dal nuovo fornitore, il corrispettivo di morosità che costituisce un vero e proprio ultimatum: o si paga o avviene il distacco.

“Il corrispettivo di morosità – ricorda Giovanni Riccobono che ha seguito la pratica per lo sportello Energia di Codici – è il trasferimento del debito dal fornitore creditore al nuovo. Una procedura che è stata introdotta per contrastare il fenomeno del turismo energetico, ma che alle volte, come in questo caso, può essere origine di errori di fatturazione. Grazie all’intervento dell’Associazione siamo riusciti a far sospendere le procedure di recupero del credito dal nuovo fornitore, in attesa di far luce sulla problematica”.

Una volta individuata la criticità è stata chiesta la rettifica dell’importo, ottenendo, dopo un fitto dialogo tra fornitore e gestore, con la chiusura della posizione con un saldo e stralcio. Da 66 mila euro l’imprenditore ne ha dovuti pagare circa 6500 euro.

“Ancora una volta Codici Sicilia – dice il segretario regionale Manfredi Zammataro – si pone dalla parte dei consumatori e delle imprese per rimediare agli errori delle compagnie energetiche. In un periodo drammatico come quello attuale non pochi sono i casi di errori di fatturazione e di richieste non dovute, pertanto invitiamo i cittadini e gli imprenditori a contattarci se dovessero avere il sentore di anomalie. È giusto sapere che l’aumentato costo dell’energia non dipende soltanto dal conflitto militare in corso ma vi sono in atto delle vere e proprie speculazioni finanziarie che stanno avendo un impatto devastante su famiglie e imprese, con rischi di sovraindebitamento e chiusure di aziende”.
A fronte di questi aumenti alcune compagnie energetiche stanno “utilizzando” questo momento storico di aumenti dei costi per chiedere al consumatore o alle imprese somme non dovute che fanno ancora di più lievitare le bollette.
“Tutto questo è inaccettabile – conclude Zammataro –  e per questo da un lato invitiamo i consumatori e le imprese a verificare la correttezza degli importi richiesti in bolletta e dall’altro chiediamo a tutte le forze politiche e  al prossimo governo di intervenire con forza contro la speculazione energetica tutelando famiglie e imprese”.