Ieri all’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia una mostra-evento per presentare l’ultima collezione dello stilista catanese Marco Strano.
L’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia è uno dei luoghi più antichi della città, uno di quei luoghi che quando lo visiti ti chiedi perché non sia “conosciuto”, un luogo che, come altri, sembra essere dimenticato da chi dovrebbe occuparsi di promozione del territorio.
In questo luogo senza tempo, ieri Marco Strano, fashion designer catanese, ha presentato la sua ultima collezione wedding couture e alta moda “Io ricamo i sogni”.
Una mostra evento che, diversamente dalle classiche sfilate, ha dato la possibilità ai visitatori di entrare davvero in contatto con l’abito, di apprezzarne ogni dettaglio. Le creazioni di Marco Strano erano immerse in un contesto scenografico e musicale senza tempo a cura degli scenografi Gaetano Tropea e Salvatore Zuccarello e del light designer Fabio Ruggiero. Come in un bosco o in un castello delle favole, gli abiti di Marco Strano raccontavano la storia di un sogno. Il sogno di una sposa che spera di vivere il suo giorno più felice. Un sogno di speranza per tempi migliori e più felici.
L’ispirazione dagli archivi di antichi ricamifici siciliani
Ed è proprio da un messaggio di speranza che ha avuto inizio l’ispirazione dello stilista. Un elogio all’artigianalità senza tempo e senza dimensione. Figure geometriche, fiori e fazzoletti tanto cari allo stilista sono presenti in questa collezione. Come in un sogno, come un viaggio nel tempo attraverso vecchi bauli e ricordi di una volta, Marco Strano ha costruito le sue ultime opere d’arte. Un’attenta e intensa ricerca ispirata dagli originali disegni di ricami recuperati dagli archivi di antichi ricamifici siciliani. Macramè e tulle, fiori in georgette ad effetto tridimensionale, paillettes satinate per un tocco di luce. Per questa collezione Marco Strano ha sperimentato anche delle nuove tecniche. Attraverso una lavorazione particolare su un bellissimo abito d’alta moda in nero, il cotone assume un nuovo aspetto prendendo le sembianze della pelle.
Macramè, tulle e fazzoletti per la collezione wedding couture di Marco Strano
Nella collezione wedding couture i volumi delle gonne in tulle mano seta sono morbidi. Le eteree sovrapposizioni di velette ricamate e dei tulle fioriti si confrontano con la matericità del pizzo macramè geometrico, ingentillito dalle incrostazioni di bouquet floreali tridimensionali anch’esse in pizzo macramé. I motivi “a rete” trattengono il pizzo floreale con tre vibrazioni di bianco. I “Fazzoletti” di tulle siciliano sono intrecciati nella “rete” a maglie larghe di macramè, mentre quella a maglie piccole e pois di pizzo chantilly francese è incastonata con bordi di macramè di matrice siciliana
La collezione alta moda sembra essere fatta per le ninfe dei boschi. Le linee sono fluide e leggere, perfette per una danza tra gli alberi di un bosco, a piedi scalzi sulle foglie e con una coroncina di fiori e nastrini in testa. Le sfumature sono quelle dell’acqua con l’intensità del bosco, la grazia del lattementa, la luminosità del fluo. Tocchi di luce sono affidati al lurex e agli elementi da ricamo che illuminano la bellezza dei pizzi e dei ricami.
La mostra evento ha accolto i visitatori nel rispetto della normativa anti Covid. Durante l’happening ad allietare i visitatori lo chef Seby Sorbello, patron del Sabir Gourmanderie di Zafferana Etnea.