Il sorriso è spontaneo e involontario ovviamente legato al carattere e alle attitudini della persona. Quando questo è forzato, purtroppo, lo si evince subito. Si potrebbe definire il sorriso qualcosa di contagioso. Secondo quanto riporta un detto “un sorriso costa meno della corrente elettrica ma dà più luce”.
Ognuno ha certamente i propri momenti tristi, i propri pensieri, le proprie paure e tensioni. Eppure, se l’animo di una persona è gioioso i suoi occhi lo saranno di conseguenza. Donare un sorriso è segno di educazione e gentilezza. Quando dinanzi le casse di un supermercato la cassiera sorride al cliente, rivolgendo il buon giorno con gentilezza, instaura nell’immediato un approccio positivo che porterà all’incremento della fidelizzazione del cliente stesso. Un’accoglienza scarsa o indifferente può compromettere la relazione con il cliente che, sentendosi trattato con sufficienza, si sentirà invogliato a scegliere i concorrenti. Ciò perchè “le persone comprano dalle persone”.
Certo è che a volte, il sorriso della cassiera viene offuscato dall’atteggiamento altezzoso e distaccato che alcuni clienti mostrano. Molti non rivolgono neanche uno sguardo all’addetto alle vendite. Si mostrano stanchi, indaffarati, rifiutano le relazioni umane, ovvero la basa per lo star bene. Diciamo che sorridere dinanzi a quei cliente che hanno sempre il muso lungo non è facile ma chissà che il sorriso della cassiera, prima o dopo, contagerà anche loro!