La seconda puntata del Podcast “Il sesso degli altri” di Valeria Montebello è un viaggio alla scoperta di una vera e propria netiquette del sexting.
Siamo stanchi di sudare? Siamo stanchi di doverci guadagnare quel rapporto, quella nottata? Pare proprio di si. Già da prima della pandemia, ma ancora più con essa, il numero di rapporti che nasce, cresce e si sviluppa dietro un cellulare é in aumento.
Ma come si inizia una conversazione erotica tramite sms?
Esiste una vera e proprio netiquette da seguire. Valeria Montebello lo sa… «Non iniziate mai con la domanda “come sei vestita”?» La risposta perfetta a quel punto diventa “Pigiama di pile”!
Il timido tentativo di domandare come l’altro è vestito fa comprendere che siete alle prime armi e che avete paura di ricevere un due di picche. C’è invece chi è più sfacciato e si lancia con l’invio della foto del suo pene. Anche in questo caso esiste un galateo da seguire: niente fazzoletti sporchi nello sfondo, lenzuola stropicciate, niente cibo o bevande. Ma soprattutto, niente flash per evitare di farlo sembrare un ostaggio.
L’invio dei sexy selfie è importante. Esiste una differenza tra l’uomo e la donna. L’uomo di certo non invia all’amico la foto del suo pene prima di inviarla alla tipa di turno. Chissà le risate a quest’ora.
Le donne invece, proprio come avviene tra i camerini di un negozio, proprio mentre stanno avendo una conversazione hot inviano la foto prima all’amica. “Troppo scoperta, troppo coperta, troppo finta, sii più eccitata, troppo in posa”. Ecco quindi un’altra assurda teoria: troppo in posa. Ecco quindi infinite foto in posa ma finte non in posa che vengono scattate. “Fai finta di essere spontanea”, quando di spontaneo c’è ben poco.
Non abbiamo bisogno di cene a lume di candela prima di entrare in camera da letto e spegnere la luce. Ciò che conta ormai è il messaggio giusto al momento giusto. Fare sexting ti permette di essere quello che forse non saresti di presenza. “Pupi dire cose inimmaginabili mentre vorresti solo fare il missionario”. Ti permette di fingere di essere una persona porno. Ma soprattutto anche in questo caso si può fingere di provare piacere. Anche il nostro Avatar, come la nostra persona in carne ossa, può fingere di godere.