Presentato ufficialmente, al Palazzo di Città, per la prossima edizione de “Il più bel Carnevale di Sicilia”. La grande novità del 2021 è che la manifestazione, a seguito dell’emergenza legata alla Covid-19, avrà luogo in tre momenti diversi.
La pandemia in corso ha costretto la Fondazione “Carnevale di Acireale”, a rivedere gli schemi tradizionali che hanno consentito alla manifestazione carnascialesca di portare in giro per il mondo il nome della nostra città.
L’ipotesi più confacente alla contingenza del momento è stata illustrata dal presidente della Fondazione, Gaetano Cundari, intervenuto assieme ad altri quattro membri dello stesso ente, Gaetano Bonanno, Valeria Castorina, Valentina Duca e Guido Raneri.
In premessa, il sindaco, Stefano Alì, e l’assessore al Turismo, Fabio Manciagli, hanno rinnovato l’impegno dell’Amministrazione comunale a fianco della Fondazione. Il presidente Cundari, quindi, ha spiegato per linee generali la tripartizione cronologica della manifestazione.
Il programma
A febbraio, in concomitanza con le date canoniche, l’evento dal tema “È sempre Carnevale”.
Ad aprile la “Festa del mito” con omaggio a Dante Alighieri del quale nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla scomparsa e a riguardo la Fondazione ha avviato un’interlocuzione con la società intitolata al “Sommo poeta”, il cui scopo è quello di tutelare e diffondere la lingua italiana nel mondo, da una posizione assai qualificata, in quanto organizzazione-membro degli Istituti di cultura nazionali dell’Unione europea. E durante questo periodo primaverile è prevista la sfilata dei carri infiorati.
Ad agosto, infine, “Solleone a Carnevale”, tema confacente alla stagione estiva che comprenderà la sfilata dei nove carri allegorico-grotteschi realizzati in cartapesta. A riguardo, il presidente Cundari, operando di concerto all’intera Fondazione, dopo l’approvazione dei singoli bozzetti a cura della commissione competente, ha sottoscritto i necessari contratti con altrettanti maestri artigiani che sono già a lavoro da tempo per allestire le loro opere.
Il concorso prevedrà, ancora una volta, la suddivisione in due categorie: 5 saranno in lizza per la A e 4 per la B.
«Il progetto che abbiamo illustrato – ha annunciato il presidente Cundari – è l’unico che ci consente di organizzare una manifestazione che altrimenti non può essere di certo di programmata nel giro di una settimana e che, invece, come è noto necessita di tempi di gran lunga superiori, almeno sei mesi. In questo senso, abbiamo già dato gli “input” necessari e, quindi, febbraio sarà una sorta di memoria e, pertanto, al ricordo del Carnevale si abbina la speranza di rinascita».
«Ad aprile vogliamo dare la possibilità di portare in piazza le loro opere anche ai maestri dei carri infiorati. Agosto, invece, diventa contenitore di tutte le manifestazioni artistiche più importanti che si terranno ad Acireale e, in questo caso, il Carnevale farà da collante tra queste, favorendo anche l’evitarsi di sovrapposizioni».
Il sindaco Alì ha concluso così: «L’idea che ha avuto la Fondazione e che io appoggio incondizionatamente è quella di avere una manifestazione che si possa spalmare nel corso dell’anno. Dobbiamo sempre cercare di guardare ad un futuro migliore e affrontare con ottimismo questa situazione che è veramente unica».
«La nostra speranza e che da qui a luglio si possa tornare alla normalità, affrontando questo periodo intermedio attraverso il ricordo di momenti particolari, sempre secondo ciò che sarà permesso dalle disposizioni di legge, conferendo alla manifestazione un aspetto più culturale e più orientato verso il contorno del carnevale, anche con forme diverse, non trascurando il ricorso all’aspetto telematico, così da diffondere il Carnevale di Acireale nel mondo usando strumenti diversi».
E.G.