I supermercati sono frequentati dai clienti abitudinari, da clienti fidelizzati e da clienti di passaggio (lavoratori in trasferta). A varcare le porte dei super market ci sono anche i turisti.
Si riconoscono subito i turisti. Non importa la stagione e neanche se ci si trova in una zona di mare o di montagna, turistica o periferica, loro arriveranno e mostreranno, inconsapevolmente, tutta la spensieratezza che il turista ha in sè! Hanno sempre un abbigliamento casual e un fare distratto. Si muovono confusi tra i reparti del supermercato, ripongono nel carrello merce di ogni genere ma soprattutto cibi dalla preparazione veloce.
Che invidia per la cassiera che è li, a lavoro, sognando le ferie per lei lontane o terminate. Eh si.. non ci si stanca mai delle ferie.
La situazione muta quando i turisti sono stranieri. Che disastro con l’inglese!
I turisti stranieri si riconoscono ancor di più. Il loro sguardo non soltanto è distratto ma anche confuso. Prendono la merce dagli scaffali spesso per curiosità. Provano a leggere gli ingredienti e le modalità di preparazione, stanno li con Google Traduttore. Si guardano attorno.. ai loro occhi i nostri supermercati sono qualcosa di sconosciuto. Mostrano entusiasmo nel riporre nel carrello una pizza surgelato, pensando alla fama che la pizza ha nel mondo, inconsapevoli del fatto che una pizza surgelata non ha nulla a che vedere con la “vera” pizza italiana.
I turisti stranieri sono sempre carini con le cassiere. Quando arrivano alle casse fanno un cenno di saluto, sorridono sempre loro. Se per caso avessero sbagliato a pesare la frutta o il pane si mostrano dispiaciuti. Nonostante creare un dialogo non sia facile, la cassiera prova a farsi capire con quelle poche frasi in inglese che ha imparato per l’occorrenza e cosi si scambiano i saluti. Lasciano la mancia i turisti stranieri, un’abitudine inconsueta tra i clienti abitudinari.