Quando si parla di violenza si è sempre dinanzi a storie tristi. Il protagonista di questa triste storia è Salvatore Interlandi, medico del pronto soccorso di Militello in Val di Catania che, la scorsa notte è stato aggredito fisicamente da un paziente.
L’ospedale Basso Ragusa Mario di Militello in Val di Catania è spesso al centro di polemiche e discussioni. Versa indubbiamente in gravissime criticità per l’assenza di medici e per i livelli di assistenza sanitaria non adeguati al diritto alla salute dei cittadini. Realtà messa in evidenza dagli stessi organi competenti che chiedono alla regione che qualcosa venga fatto per offrire ai pazienti un servizio adeguato. Questa però non è una giustificazione dinanzi ad una aggressione fisica e verbale.
Atti di violenza contro i medici risultano essere un problema diffuso nell’intera Nazione. Problema che durante la pandemia è peggiorato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che tra l’8 e il 38% degli operatori sanitari subiranno violenze fisiche nel corso della propria carriera. Benché ufficialmente si contino circa 2.500 episodi all’anno, la reale dimensione del problema non è conosciuta. Molti episodi di violenza non vengono denunciati.
Salvatore Interlandi era di turno la notte scorsa quando, un uomo 28enne, originario di Palagonia, si reca in ospedale accusando sintomi lievi legati al momentaneo stato febbrile. Proprio questo è stato l’esito che il medico aveva rilasciato al paziente, insieme alle dimissioni e ad una semplicissima cura domiciliare. Non si comprende realmente cosa sia accaduto di così grave tra il medico ed il paziente, tale da indurre quest’ultimo ad aggredire fisicamente il medico. A riportare qualche escoriazione è anche l’infermiere che ha cercato di allontanare il 28enne.
Una triste storia verbalizzata dai carabinieri, che si sono subito recati sul posto. Salvatore Interlandi non ha però sporto denuncia, pur riservandosi il termine di tre mesi per l’eventuale avvio all’azione legale.