Che le delusioni d’amore spingano verso lidi nemici è una legge spietata che si applica, incredibilmente, anche in politica. È successo agli “ex” elettorali del Movimento 5 Stelle e della Lega che, delusi dai partiti, hanno riposto fiducia in Giorgia Meloni.
Secondo il report dell’Istituto Demopolis, infatti, il risultato trionfale di Fratelli d’Italia non è da attribuire ai sostenitori della fiamma tricolore bensì alla coalizione e italiani”delusi” del partito pentastellato: dei 7,3 milioni di preferenze andate al partito di Giorgia Meloni, solo una stretta cerchia del 18% è tutta “farina del suo sacco”. I voti restanti arrivano dagli alleati di coalizione, ossia Lega e Forza Italia e dal M5s, passato dal 32 per cento di quattro anni fa al 16 per cento di oggi.
Il calo dei consensi ha investito tutti: il 33% degli elettori che nel 2018 si era affidato al Carroccio, quest’anno ha optato per Fdi. Sulla stessa linea d’onda anche il M5S il cui 30% dei sostenitori si è riversato sul partito di Giorgia Meloni.
Inoltre, la leader di Fdi ha potuto contare sull’appoggio di Forza Italia: gli “ex” elettori del partito di Silvio Berlusconi compongono infatti il 12% dei voti che hanno decretato la vittoria di Fratelli d’Italia.
L’analisi dell’Istituto Demopolis, inoltre, analizza come Giorgia Meloni sia la leader più convincente degli ultimi 30 anni. Sul secondo gradino del podio, invece, spazio all’ex premier Giuseppe Conte con il 16% di preferenze, a seguire Carlo Calenda con il 9% Quarto e quinto posto occupati in ordine da Silvio Berlusconi e Enrico Letta. Nessuna traccia di Matteo Salvini.