La frattura a questo punto appare davvero insanabile. Forza Italia alza l’asticella dello scontro interno
alla coalizione, e lo fa chiedendo a Musumeci di revocare il mandato a uno dei suoi uomini chiave nella sanità, il soggetto attuatore per l’emergenza Covid in Sicilia, Tuccio D’Urso.
L’ex dirigente regionale è finito al centro delle polemiche negli ultimi giorni per un post, poi rimosso, che criticava i deputati di maggioranza e di opposizione che avevano bocciato la norma che avrebbe consentito ad alcuni superburocrati regionali (D’Urso incluso) di restare in carica per altri tre anni.
Così il capogruppo dei berlusconiani all’Ars, Tommaso Calderone, ha presentato una mozione che impegna Musumeci a revocare l’incarico a D’Urso. «È spiacevole — osserva — constatare che, nonostante il ruolo che ricopre, si permetta di oltraggiare il Parlamento siciliano. Il suo modo di agire lede il rapporto di fiducia che deve esistere tra le parti. La misura è colma: il Parlamento siciliano merita rispetto».
D’Urso, dal canto suo, si appella al suo diritto di critica e torna sul tema del voto con cui l’Ars bocciò la norma sui dirigenti regionali, definendo le due votazioni in aula «funestate da gravissime irregolarità. Non so a questo punto – aggiunge D’Urso – chi manchi di rispetto al Parlamento regionale».