Il consiglio dei ministri convocato in tarda serata e in piena crisi politica ha elaborato ed approvato il nuovo decreto finalizzato a contenere il contagio da Covid19.
Vietati così gli spostamenti tra regioni, nuove restrizioni in fascia gialla, zona arancione per le regioni “ad alto rischio”. Norme che saranno in vigore dal 16 gennaio fino al 5 marzo 2021. Per la classificazione delle Regioni nelle aree di appartenenza si dovranno aspettare i dati della cabina di regia, esposti ai governatori nel corso di un confronto con il governo previsto questa mattina con il ministro delle Autonomie Francesco Boccia e il commissario Arcuri.
Per il momento, rischierebbero la zona rossa soltanto la Sicilia, la Lombardia e l’Emilia Romagna, le regioni con il numero di contagi più alto registratosi nelle ultime settimane. Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige, invece, potrebbero colorarsi di arancione. Giallo, infine, per Toscana, Sardegna e Molise.
Se l’Isola, invece, dovesse confermarsi ancora arancione non è escluso che il presidente Nello Musumeci possa dichiarare la zona rossa per i capoluoghi di provincia come Palermo e Catania, dove la situazione contagi allarma non poco i sindaci.
Ecco cosa si può e cosa non si può fare
Spostamenti tra Regioni
Si legge nel nuovo decreto il divieto di «ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».
Seconde case
Inoltre, fino al 5 marzo sarà vietato recarsi nelle seconde case che si trovano fuori regione. Nelle zone arancioni non è possibile andare nelle seconde cose fuori dal proprio comune.
È consentito lo spostamento in casi di urgenza, come riparare un tubo e recuperare oggetti indispensabili ma solo per la durata necessaria. Non è motivazione di trasferimento.
Deroga visita a parenti e amici
Prorogata la deroga che, nel periodo natalizio, consentiva di andare a fare visita a parenti e amici. Non più di due persone per auto, ad esclusione dii minori sotto i 14 anni e disabili non autosufficienti. Lo spostamento è consentito una volta al giorno, all’interno della propria regione.
Deroga piccoli comuni
Confermata anche la deroga che consente gli spostamenti nei piccoli comuni: «Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia».
Zona arancione con Rt pari a 1
Le regioni si colorano di arancione quando l’indice Rt è pari a 1 e in zona rossa quando è pari a 1,25. Con il nuovo decreto «secondo la medesima procedura ed in presenza di una analoga incidenza settimanale dei contagi, anche le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio alto»
La grande novità: la zona bianca
Seppur al momento lontana, il nuovo decreto introduce i criteri per la “zona bianca”, un’area dove tornare pian piano alla normalità. La zona bianca «potrà scattare solo con livelli epidemiologici molto bassi, incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, Rt sotto 1 e indice di rischio basso. In quest’area le limitazioni saranno relative alle regole fondamentali come indossare le mascherine».
Stop asporto dopo le 18:00
Il nuovo decreto vieta per bar e ristoranti l’asporto dopo le 18:00. Una norma che ha provocato l’ira del settore, ma che potrebbe essere discussa e riferita soltanto all’asporto di bevande.