Nel Centenario dalla Nascita di Nino Ferraù (1923-2023), illustre Poeta originario di Galati Mamertino (Messina), fondatore negli anni ’50 dell’Ascendentismo, corrente letteraria di indirizzo antiermetico e antidecadentista, la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” intende celebrarne la sua figura di alto spessore culturale con un palinsesto di manifestazioni comprendenti una mostra bibliografico-documentaria e due momenti convegnistici. Giovedì 14 dicembre, alle ore 16 nel Salone Eventi d’Istituto, si inaugurerà l’Esposizione bibliografico-documentaria Maestro resterò fino alla sera. Una rassegna dell’opera omnia del Poeta Nino Ferraù, con richiamo anche a testi di poeti, scrittori e critici a lui connessi per rapporto amicale e vicinanza letteraria, documentati anche attraverso la corrispondenza epistolare.
La mostra presenterà anche fotografie, lettere e carteggi di Nino Ferraù, un suo ritratto, materiale documentario che i suoi più stretti familiari, tra cui il fratello minore Pippo, hanno voluto mettere a disposizione del pubblico per la prima volta, per meglio comprendere la preziosità dell’attività letteraria e scoprire le sue liriche dell’interiorità e dell’amara consapevolezza dell’essere, il suo rapporto con la divinità. La mostra, dopo il taglio del nastro da parte della Direttrice d’Istituto, Tommasa Siragusa, alla presenza di autorità e dei congiunti del poeta, resterà fruibile nei giorni a seguire e per l’intero mese di gennaio negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (lunedì-venerdì 9-13; mercoledì anche pomeriggio 15-17:30), fermo restando che saranno comunicati momenti di temporanea sospensione connessi alle festività natalizie.
Dopo il momento inaugurale seguirà, nella Sala Lettura, la proiezione di un video sulla biografia del Poeta, a cura del “Comitato del Premio Nino Ferraù”. Al tavolo dei Relatori: la professoressa Paola Radici Colace tratterà “Lo statuto della parola nella poetica dell’ineffabile”, Ella Imbalzano “La vera altezza è la profondità: il viaggio “controcorrente” di Nino Ferraù”. Concluderanno i professori Luciano Armeli Iapichino e Antonio Baglio (saggisti) soffermandosi su “L’epistolario d’amore a Maria tra sentimenti privati e “Officina” dello scrittore”. I contributi dei relatori saranno inframmezzati dalla lettura drammatizzata di poesie rese da Pippo Ferraù e dagli attori Gianni Di Giacomo e Francesco Micari. Verrà dato spazio anche alla declamazione dei componimenti dei poeti contemporanei Melania Rossello, Antonio Cattino e Nino Principato.
I lavori riprenderanno il giorno seguente, venerdì 15 dicembre, alle ore 16, nella Sala Lettura. Tutti gli interventi saranno introdotti e moderati dalla direttrice Siragusa. Si inizierà con il contributo del professor Giuseppe Rando che si soffermerà su “Illuminazioni politiche e tratti evangelici nell’opera di Nino Ferraù”, al quale seguirà la professoressa Alessandra Tramontana su “Il mondo lirico di Nino Ferraù: innovazione nella (consapevole) tradizione”, chiuderà la sessione il professor Cosimo Cucinotta su “ Le ali multicolori delle farfalle di Ferrau”. Nell’occasione verranno declamate poesie a cura dei poeti contemporanei Carmelo Maimone, Rosita Orifici Rabe, Salvatore Gazzara, Giuseppe Ruggeri, Clemenza Parmeggiani, Margherita Campanella e Giuseppe Donato.