Lunedì 6 novembre alle 10, nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche e sociali di Catania (Palazzo Pedagaggi, via Vittorio Emanuele, 49) verrà presentato il volume Napoleone Colajanni. Europa, Italia e Mezzogiorno, curato dal professore Giuseppe Astuto, docente di Storia delle istituzioni politiche, che interverrà insieme all’editore Salvo Bonfirraro. Colajanni (Castrogiovanni, 1847-1921), fu un protagonista della vita intellettuale e politica nel nostro Paese, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, contribuendo al processo che portò l’Italia a passare dallo Stato liberale alla creazione di uno Stato democratico. Colajanni si distinse per le battaglie contro le arretratezze della Sicilia e del Mezzogiorno e per l’affermazione della democrazia e del socialismo.
Il volume curato dal professor Astuto raccoglie i saggi di studiosi, italiani e stranieri, di diverse discipline, che hanno contribuito, con nuovi approcci e con l’utilizzo di fonti inedite, al rinnovamento della storiografia sulla Sicilia, sul Mezzogiorno e sulle élite locali in rapporto alle vicende dello Stato italiano. Dopo i saluti istituzionali del rettore Francesco Priolo, e della direttrice del Dsps Pinella Di Gregorio, interverranno gli storici Francesco Bonini, rettore della Lumsa di Roma, e Luigi Chiara, dell’Università di Messina. In conclusione è previsto l’intervento del Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci.
Sempre il 6 novembre, alle 10, nell’aula XXI marzo del dipartimento si apriranno i lavori del convegno internazionale dal titolo Religiosity, Violence, Political Recompositions – Reflections from Sri Lanka and its Diasporas, promosso nell’ambito del progetto di ricerca RIMIGRA: Migrations, blurring boundaries, and home-making: Anthropological analysis of the rituals/migrations nexus in Southern Italy (PRIN 2017). Coordinato dall’antropologa Mara Benadusi, in partenariato con le Università di Messina, Palermo e della Basilicata, il convegno – aperto dal rettore Francesco Priolo e dalla direttrice Pinella Di Gregorio – si propone di esplorare le dinamiche di conflitto e di convivenza che le identità religiose possono generare, a partire da uno sguardo specifico sullo Sri Lanka e sull’ampia comunità srilankese residente in Sicilia, con il contributo di studiosi provenienti da quel Paese ma anche da Regno Unito, Pakistan e Portogallo.
In particolare, si rifletterà sul ruolo che giocano l’appartenenza religiosa e le tradizioni rituali nell’alimentare fratture sociali e violenze ma anche nell’attivare processi di ricomposizione politica e di coesistenza. Tra gli studiosi che interverranno su questi temi Jonathan Spencer, professore emerito dell’Università di Edimburgo; Farzana Haniffa dall’Università di Colombo in Sri Lanka; Filippo Osella dell’Università del Sussex; Pradeep Jeganathan, altro antropologo srilankese; Giacomo Mantovan, ricercatore del CRIA, Centro di Ricerca in Antropologia di Lisbona; Dominic Esler dell’Università di Lahore, Pakistan; Eugenio Giorgianni dell’Università di Messina e Giovanni Cordova dell’Università di Napoli. Alla tavola rotonda interverrà anche don Carlo Palazzolo, direttore dell’ufficio Migrantes di Catania.