Gli Elephants Catania, squadra di football americano con oltre 40 anni di storia alle spalle cerca di mettere insieme divertimento e disciplina. Una missione portata a compimento da alcuni appassionati di football americano.
Il primo campionato ufficiale al quale gli Elephants presero parte fu quello federale di Serie C nel settembre 1985 e l’esordio avvenne nel campo comunale di Pedara davanti a ben 1.500 spettatori. Da allora l’organizzazione societaria ha vissuto tanti cambiamenti con tanti successi nel corso degli anni fino ad assumere l’attuale assetto e ad avere tanti programmi per il futuro.
Un’organizzazione che dà i suoi frutti
Il capitano e dirigente Dario Privitera ha parlato della nascita e della crescita della società, anche in ambito federale, in uno sport che adesso è stato riconosciuto dal Coni.
«La nostra storia è iniziata 43 anni fa – ha detto Privitera –. La società ha militato dapprima nella federazione Ifaf, che poi contribuì alla nascita dell’attuale federazione Fidaf, che l’anno scorso è stata riconosciuta dal Coni in quanto le Olimpiadi di Los Angeles accoglieranno il football americano tra le discipline. Noi abbiamo sempre giocato nei massimi campionati bene o male classificandoci tra le prime dieci».
I risultati degli ultimi anni
Il progetto va avanti a tutto tondo e i risultati danno ragione alla programmazione che si segue da qualche anno, anche con le categorie under e con le squadre femminili.
«Gli Elephants negli ultimi anni hanno deciso di fare un salto di categoria e quindi di passare dalla terza alla seconda divisione dopo aver disputato due finali non vinte. Il titolo però lo abbiamo vinto quest’anno dopo oltre 40 anni dalla fondazione. Il titolo non era mai arrivato a Catania e siamo riusciti a portarlo a casa con 10 vittorie su altrettanti incontri. L’obiettivo è quello di fare bene, attualmente abbiamo più 45 atleti solo con la categoria senior e giochiamo quattro campionati diversi. Le ragazze sono vicecampionesse d’Italia e più volte hanno vinto il campionato nazionale e da qualche anno abbiamo anche le squadre under. I ragazzi dell’under 15 l’anno scorso hanno vinto il Trofeo Coni. Quest’anno ci auguriamo di arrivare in fondo portando valore alla federazione e al campionato».
Sempre vivo il ricordo di Francesco Aronica
Ma questa società, come ben sappiamo, ha subito la perdita nello scorso mese di agosto di Francesco Aronica, il giovane morto dopo essersi tuffato a Polignano a Mare, dove si trovava in vacanza. Le iniziative in sua memoria sono già in cantiere, mentre con le scuole la sinergia è importante per la promozione della disciplina.
«La perdita di Francesco Aronica è stata importante. Stiamo organizzando diverse iniziative che sveleremo nelle prossime settimane. La famiglia ci è molto vicina, abbiamo attivato una raccolta fondi che ha avuto tantissima partecipazione da persone note a Catania e non. La nostra disciplina è nota per essere inclusiva, non abbiamo costo di iscrizione o di tesseramento, è aperta a tutti. Attualmente giochiamo allo stadio Benito Paolone, che è a Santa Maria Goretti a Catania, che è un luogo di aggregazione e questo ci aiutato ad attrarre ragazzi e ragazze. Siamo presenti in quattro scuole in cui insegniamo la disciplina e dall’anno prossimo saremo attivi anche con i grest estivi».
Giuliano Spina