Lo stesso reato nucleo familiare diverso. Numerose le telefonate al 112 NUE da parte di donne vittima dell’ira e della violenza dei loro ex compagni.
Misterbianco
Intorno alle 03:00 del mattino sul centralino del 112 giunge la telefonata di una 31enne di nazionalità rumena che, con voce tremolante, avvertiva di essere stata picchiata dall’ex compagno e, benché ferita, di essere riuscita a scappare dalla sua abitazione. La pattuglia, immediatamente giunta sul posto, trova la donna che mostrava i segni di violente percosse, stante le tumefazioni al naso ed i lividi visibili in tutto il corpo.
La invita a bere qualcosa ma è solo una scusa per picchiarla
La vittima ha riferito d’aver subito l’aggressione del suo ex fidanzato, che aveva occasionalmente ospitato nella serata presso la propria abitazione per bere qualcosa ma che poi, stante l’accesa discussione che ne era nata per motivi di gelosia, ha preferito riaccompagnarlo a casa dove quest’ultimo l’ha invitata ad entrare. La donna però, accettando l’invito, aveva fatto uno sbaglio imperdonabile perché l’ex compagno, che ossessivamente la strattonava gridandole di voler conoscere il nome del suo ipotetico nuovo fidanzato, le ha precluso la via di fuga attraverso la porta d’ingresso prendendola a pugni in faccia, quindi continuando nonostante fosse già in terra dolorante e sanguinante dal viso.
Il 45enne, del posto, è stato arrestato in quanto responsabile di lesioni personali e sequestro di persona.
Catania
In viale Castagnola i Carabinieri arrestano in flagranza un 34enne responsabile di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale. Al 112 sono giunte numerose telefonate di cittadini che riferivano di aver sentito grida concitate e aver notato un uomo che, sulla pubblica via, stava danneggiando un’auto. Di fatto, i militari notano una Ford C-Max con i cristalli del parabrezza e del lunotto sfondati, nonché tutti gli sportelli aperti e divelti. Presagendo il peggio, quindi, si sono affrettati a raggiungere l’appartamento del soggetto. Qui trovano l’uomo che, emotivamente scosso, ha confermato di essere l’autore del danneggiamento dell’autovettura di proprietà della sua ex convivente 28enne, aggiungendo di essersi comportato in tal modo per evitare di sfogare analogamente la propria rabbia sulla donna.
Stalking all’ex compagna
La vittima, che aveva trovato rifugio presso una vicina di casa, ha raccontato alle forze dell’ordine che il compagno era già stato denunciato per stalking dall’ex moglie ma, nonostante tutto, continuava a minacciarla di morte, percuotendola. La donna, inoltre, aveva avuto due bambini dall’uomo rispettivamente di 4 e 1 anno.
Nello scorso mese di gennaio la donna però, notato che il convivente dopo la sua scarcerazione per l’espiazione di un residuo di pena assumeva degli psicofarmaci per limitare la sua aggressività, ha troncato la relazione sentimentale consentendogli però di frequentare le figlie che gli portava presso la sua abitazione.
È stata proprio in quest’occasione che l’uomo, vedendo le bambine accompagnate dall’ex convivente ma ritenendola invero vestita in maniera appariscente, l’ha schiaffeggiata facendola rovinare sulle figlie così provocando una ferita al labbro della più piccola. A questo punto la donna era riuscita a scappare con le figlie trovando riparo dai vicini di casa, mentre l’uomo si lasciava andare al danneggiamento dell’autovettura.
G.G.